Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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Settimanale 04 - 2012 - Letture

29 GENNAIO

 

SANTA FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE

LETTURA              45, 14-17

 

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore: «Le ricchezze d’Egitto e le merci dell’Etiopia e i Sebei dall’alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: “Solo in te è Dio; non ce n’è altri, non esistono altri dèi”». Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore. Saranno confusi e svergognati quanti s’infuriano con­tro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli. Israele sarà salvato dal Signore con salvezza eterna. Non sarete confusi né svergo­gnati nei secoli, per sempre.

 

 

SALMO RESPONSORIALE dal salmo 83 (84)

 

Beato chi abita la tua casa, Signore.

 

L’anima mia anela

e desidera gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne

esultano nel Dio vivente. R.


Anche il passero trova una casa

e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,

presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,

mio re e mio Dio. R.

 

Beato chi abita nella tua casa:

senza fine canta le tue lodi.

Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio

e ha le tue vie nel suo cuore. R.

 

EPISTOLA  2, 11-17

 

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, di­cendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea can­terò le tue lodi; e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva ren­dersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote miseri­cordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.

 

VANGELO 2, 41-52

 

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. I genitori del Signore Gesù si re­cavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi sali­rono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusa­lemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo tro­vato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li in­terrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua ma­dre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, an­gosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

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