Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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Settimanale 36 2014 - LETTURE DI DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014

 

LETTURA

Nm 21, 4b-9

Chiunque, dopo essere stato morso, guarderà il serpente, resterà in vita.

Lettura del libro dei Numeri.

 

In quei giorni. 4Il popolo non sopportò il viaggio. 5Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». 6Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. 7Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. 8Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». 9Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

 

SALMO

Sal 77 (78)

Sei tu, Signore, la nostra salvezza.

 

1Ascolta, popolo mio, la mia legge,

porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

2Aprirò la mia bocca con una parabola,

rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.


34Quando li uccideva, lo cercavano

e tornavano a rivolgersi a lui,

37il loro cuore non era costante verso di lui

e non erano fedeli alla sua alleanza. R.


38Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,

invece di distruggere.

Molte volte trattenne la sua ira

e non scatenò il suo furore. R.

 

EPISTOLA

Fil 2, 6-11

Gesù Cristo umiliò sé stesso; per questo Dio lo esaltò.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

 

Fratelli, 6Gesù Cristo, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, 7ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, 8umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. 9Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

 

VANGELO

Gv 3, 13-17

Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: 13«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

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