Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 118 (119)

Signore, conservo nel cuore le tue parole.

 

9Come potrà un giovane tenere pura la sua via?

Osservando la tua parola.

10Con tutto il mio cuore ti cerco:

non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R.


11Ripongo nel cuore la tua promessa

per non peccare contro di te.

12Benedetto sei ti, Signore:

insegnami i tuoi decreti.

13Con le mie labbra ho raccontato

tutti i giudizi della tua bocca. R.


14Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,

più che in tutte le ricchezze.

15Voglio meditare i tuoi precetti,

considerare le tue vie.

16Nei tuoi decreti è la mia delizia,

non dimenticherò la tua parola. R.

ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 56, 1-7

Il mio tempio, casa di preghiera per tutti i popoli.

Lettura del profeta Isaia.

 

1Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». 2Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. 3Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». 4Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che osservano i miei sabati, preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, 5io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. 6Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Pr 9, 1-6

La sapienza ha imbandito la sua tavola: «Mangiate il mio pane, bevete il mio vino».

Lettura del libro dei Proverbi.

 

1La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. 2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. 3Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: 4«Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: 5«Venite, mangiate il mio  pane, bevete il vino che io ho preparato. 6Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza». 

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 6, 51-59

Il pane disceso dal cielo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 51«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

59Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 10, 14-21

Il calice della benedizione, il pane spezzato.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

14Miei cari, state lontani dall’idolatria. 15Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: 16il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. 18Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? 19Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? 20No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 33 (34)

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

 

2Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

3Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. R.


6Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

7Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce. R.


8L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

9Gustate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 5, 25-36

Quanti ascolteranno la voce del Figlio di Dio vivranno.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 25«In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. 26Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, 27e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. 28Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 31Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. 32C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 33Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. 35Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. 36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 11, 39  12, 4

Tenete fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 11,39i nostri padri, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: 40Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. 12,1Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,2tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. 3Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. 4Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 32 (33)

Cantate al Signore, acclamate il suo santo nome.

 

3Cantate al Signore un canto nuovo,

con arte suonate la cetra e acclamate,

4perché retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera. R.


12Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

18Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,

su chi spera nel suo amore. R.


20L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

21È in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 43, 24c – 44, 3

Tu mi hai dato molestia con i peccati, ma io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio: 43,24«Tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. 25Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso, e non ricordo più i tuoi peccati. 26Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti. 27Il tuo primo padre peccò, i tuoi intermediari mi furono ribelli. 28Perciò profanai i capi del santuario e ho votato Giacobbe all’anatema, Israele alle ingiurie». 44,1Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele che ho eletto. 2Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti soccorre: «Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn che ho eletto, 3poiché io verserò acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Verserò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri».

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