Settimanale 13 - 2011
PARROCCHIA B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576
27 marzo 2011 numero 13/11
Gli Appuntamenti della settimana
LUNEDI' 28 | ORE 21:00 | INCONTRO DI PROGRAMMAZIONE PER LA FESTA DELLE "VITA NUOVA NELLA RESURREZIONE" |
MARTEDI' 29 |
ORE 21:00 ORE 21:00 ORE 21:00 |
LA CATECHESI DEL CARDINALE: "LA CHIESA COMUNITA' ALTERNATIVA DI SALVATI" INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ADOLESCENTI (IN ORATORIO DA VIA STRATICO) CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI |
GIOVEDI' |
ORE 21:00 ORE 21:00 |
INCONTRO DECANALE DEI GIOVANI CON DON ENNIO APECITI PREPARAZIONE DEI BATTESIMI (3 APRILE - ORE 10:45) |
VENERDI' 1 | FERIA ALITURGICA (GIORNATA DI MAGRO) | |
ORE 06:45 | PREGHIERA "GRUPPO ADOLESCENTI" | |
ORE 08:30 | CELEBRAZIONE DELLE LODI - LECTIO | |
ORE 15:00 | VIA CRUCIS (IN CHIESA) | |
VENERDI' 1 - SECONDO INCONTRO DI QUARESIMA | |
ORE 20:30 | VESPRI DEL QUARTO VENERDI' DI QUARESIMA - IN CAPPELLA |
ORE 21:00 |
TESTIMONIANZA DI ANNA POZZI |
ORE 23:00 | PREGHIERA CONCLUSIVA |
Il tema diocesano di quest'anno è: | QUARESIMA |
LA SANTITA' | DI FRATERNITA' 2011 |
Durante il tempo quresimale proponiamo | Continuiamo a sostenere |
la conoscenza di due esperienze di martiri: | con la preghiera e l'offerta |
I SETTE MONACI DI ALGERIA | i progetti proposti |
e IL VESCOVO ROMERO | dalla Caritas Ambrosiana |
E' possibile acquistare, dopo le messe, | Brasile, Cameron |
il DVD del film: "GLI UOMINI DI DIO" | Sri Lanka, Zambia |
che racconta la vicenda dei monaci di Algeria | |
ed il libro di Anna Pozzi | I PROGETTI SONO ESPOSTI |
"IL GIRDINIERE DI THIBIRINE" | IN FONDO ALLA CHIESA |
che ne approfondisce la vicenda. |
La Parola di Dio della Domenica
3 aprile ≈ Quarta di Quaresima - del cieco nato
LETTURA Es 34, 27 -35,1
lettura del libro dell’Esodo.
In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un’alleanza con te e con Israele». Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole. Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore. 1Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: «Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare».
EPISTOLA 2Cor 3, 7-18
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d’Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell’aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile. Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo. Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d’Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l’Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto. Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.
VANGELO Gv 9, 1, 38b
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Passando, il Signore Gesù vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Siloe» - che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco;ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato.Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!».
TEMPO DI QUARESIMA
Terza settimana del salterio
DOMENICA 27 Terza di Quaresima - di Abramo - |
08.30: deff. confratelli, consorelle OSM 09.30: celebrazione della comunità francese 10.45: deff. fam. Ghidini, Gorini, Gariboldo 12.00: def. Anna Maria Pandurò 18.00: per le necessità della parrocchia
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LUNEDI 28 Feria |
08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI 08.30: deff. Irzio e Corrado 18.00: def. Alfiero |
MARTEDI 29 Feria |
08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI 08.30: deff. Enzo e Alberto 18.00: deff. |
MERCOLEDI 30 Feria |
08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI 08.30: deff. Augusto e Libera 18.00: deff. fam. Amighetti e Bertoluzzi |
GIOVEDI 31 Feria |
08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI 08.30: Perpetuo suffragio 18.00: deff. Maria Tessera, Antonella, Virgilio, Germano |
VENERDI 1 Feria aliturgica |
08.30: CELEBRAZIONE DELLE LODI - LECTIO 15.00: VIA CRUCIS (in chiesa) 20.30: VESPRI DEL TERZO VENERDI (in cappella) |
SABATO 2 Feria |
08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI 08.30: 18.00: MESSA VIGILIARE def. Anita Barbieri |