Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

Piazza Esquilino, 1 - 20148 Milano - tel 02.4076944 - 02.48701046

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Settimanale 14 - 2011

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PARROCCHIA

B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO

Via Simone Stratico, 11 - Milano

Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576

e-mail  addoloratainsansiro@chiesadimilano.it

3 aprile 2011 numero 14/11

 

Gli Appuntamenti della settimana

 

MARTEDI' 5 ORE 21:00 LA CATECHESI DEL CARDINALE
GIOVEDI' 7 ORE 21:00 INCONTRO DECANALE DEI GIOVANI (IN ORATORIO)
VENERDI' 8   FERIA ALITURGICA (GIORNATA DI MAGRO)
  ORE 06:45 PREGHIERA "GRUPPO ADOLESCENTI"
  ORE 08:30 CELEBRAZIONE DELLE LODI - LECTIO
  ORE 15:00 VIA CRUCIS (IN CHIESA)
SABATO 9 ORE 21:00 GRUPPI FAMILIARI (VIA LAVENO,6)

 

  VENERDI' 8 - TERZO INCONTRO DI QUARESIMA
 ORE 20:30 VESPRI DEL QUARTO VENERDI' DI QUARESIMA - IN CAPPELLA
 ORE 21:00 VISIONE DEL FILM "OSCAR ROMERO: VESCOVO E MARTIRE"
 ORE 23:00  PREGHIERA CONCLUSIVA 

 

Il tema diocesano di quest'anno è:  QUARESIMA
LA SANTITA'  DI FRATERNITA' 2011
Durante il tempo quresimale proponiamo   Continuiamo a sostenere
la conoscenza di due esperienze di martiri:  con la preghiera e l'offerta 
I SETTE MONACI DI ALGERIA   i progetti proposti
e IL VESCOVO ROMERO  dalla Caritas Ambrosiana 
 E' possibile acquistare, dopo le messe, Brasile, Cameron 
 il DVD del film: "GLI UOMINI DI DIO"  Sri Lanka, Zambia
 che racconta la vicenda dei monaci di Algeria  
 ed il libro di Anna Pozzi I PROGETTI SONO ESPOSTI 
 "IL GIRDINIERE DI THIBIRINE" IN FONDO ALLA CHIESA 
 che ne approfondisce la vicenda.  

 

GRUPPO MISSIONARIO "INSIEME SI PUO'"
SABATO 9 - DOMENICA 10
GIORNATA DEL "SALVADANAIO SOLIDALE"


A FAVORE DELLA "CASA DEL SORRISO" DI DANANG - VIETNAM
VI ASPETTIAMO IN CHIESA PER RITIRARE IL SALVADANAIO "NUOVO" E CONSEGNARE QUELLO "USATO"
ORE 13:00 PRANZO DI CONDIVISIONE IN ORATORIO (OGNUNO PORTA QUALCOSA E SIS ISCRIVE IN SAGRESTIA) E INCONTRO CON ENZO FALCONE CHE ILLUSTRERA' LE INIZIATIVE DELL'ASSOCIAZIONE "CARE THE PEOPLE"

 


La Parola di Dio della Domenica

 

10 aprile ≈ Quinta di Quaresima – di Lazzaro

 

 

LETTURA                                                                                                Es 14, 15-31

 

lettura del libro dell’Esodo. 

 

In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Isra­eliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sa­pranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!». Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li tra­volse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.

 

EPISTOLA                                                                                                             Ef 2, 4-10

 

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

 

Fratelli, io, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nes­suno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

 


VANGELO                                                                                                Gv 11. 1-53

 

Lettura del Vangelo secondo Giovanni. 

 

In quel tempo. Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non por­terà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «An­diamo anche noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qua­lunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risor­gerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che an­dasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta com­mosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. lo sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva com­piuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra na­zione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.


Calendario liturgico

 

TEMPO DI QUARESIMA

 

Quarta settimana del salterio

 

DOMENICA 3

Quarta di Quaresima

- de cieco nato - 

08.30: deff. suore Compassioniste OSM

09.30: celebrazione della comunità francese 

10.45: per le necessità della parrocchia

12.00: def. Pietro

18.00: deff. fam. Canali, Zanazzi, Della Rosa

 

LUNEDI 4 

Feria

08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI

08.30: deff. Angelo e Maria

18.00: deff. Pietro, Bianca, Damas

MARTEDI 5 

Feria

08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI

08.30: deff. Paola e Antonia

18.00: deff. Luigi, Luisa, Salvatore

MERCOLEDI 6

Feria

08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI

08.30: per i sacerdoti defunti;    

           per i defunti dimenticati        

18.00: deff. Carla, Mario, Maria, Carmela,

           Giuseppe

GIOVEDI 7 

Feria

08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI

08.30: Perpetuo suffragio

18.00: deff. Franco, Raffaele

VENERDI 8

Feria aliturgica

08.30: CELEBRAZIONE DELLE LODI - LECTIO

15.00: VIA CRUCIS (in chiesa) 

20.30: CELEBRAZIONE DEI VESPRI (in cappella)

SABATO 9 

Feria 

08.15: CELEBRAZIONE DELLE LODI

08.30: def. Rosaria (trigesimo) 

18.00: MESSA VIGILIARE 

           deff. Giuseppe, Anna, Angelo

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