PARROCCHIA
B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO
Via Simone Stratico, 11 - Milano
LETTURA
Pr 9, 1-6
La sapienza ha imbandito la sua tavola: «Mangiate il mio pane, bevete il mio vino».
Lettura del libro dei Proverbi.
1La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. 2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. 3Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: 4«Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: 5«Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. 6Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza».
SALMO
Sal 33 (34)
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
2Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
6Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
7Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R.
8L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
9Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. R.
EPISTOLA
1Cor 10, 14-21
Il calice della benedizione, il pane spezzato.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
14Miei cari, state lontani dall’idolatria. 15Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: 16il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. 18Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? 19Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? 20No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
VANGELO
Gv 6, 51-59
Il pane disceso dal cielo.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 51«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
59Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
Ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa e ci nutriamo del Corpo di Cristo, la presenza di Gesù agisce, plasma il nostro cuore, ci comunica atteggiamenti interiori che si traducono in comportamenti secondo il Vangelo. Anzitutto la docilità alla Parola di Dio, poi la fraternità tra di noi, il coraggio della testimonianza cristiana, la fantasia della carità, la capacità di dare speranza agli sfiduciati, di accogliere gli esclusi. In questo modo l’Eucaristia fa maturare uno stile di vita cristiano. La carità di Cristo, accolta con cuore aperto, ci cambia, ci trasforma, ci rende capaci di amare non secondo la misura umana, sempre limitata, ma secondo la misura di Dio. E qual è la misura di Dio? Senza misura! La misura di Dio è senza misura. Tutto! Tutto! Tutto! Non si può misurare l’amore di Dio: è senza misura! E allora diventiamo capaci di amare anche chi non ci ama: e questo non è facile. Amare chi non ci ama… Non è facile! Perché se noi sappiamo che una persona non ci vuole bene, anche noi siamo portati a non volerle bene. E invece no! Dobbiamo amare anche chi non ci ama! Opporci al male con il bene, di perdonare, di condividere, di accogliere. Grazie a Gesù e al suo Spirito, anche la nostra vita diventa “pane spezzato” per i nostri fratelli. E vivendo così scopriamo la vera gioia! La gioia di farsi dono, per ricambiare il grande dono che noi per primi abbiamo ricevuto, senza nostro merito. E’ bello questo: la nostra vita si fa dono! Questo è imitare Gesù. Io vorrei ricordare queste due cose. Primo: la misura dell’amore di Dio è amare senza misura. E la nostra vita, con l’amore di Gesù, ricevendo l’Eucaristia, si fa dono. Come è stata la vita di Gesù. Non dimenticare queste due cose: la misura dell’amore di Dio è amare senza misura. E seguendo Gesù, noi, con l’Eucaristia, facciamo della nostra vita un dono.
Papa Francesco
DOMENICA 18
TERZA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE
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08.30 Suore Compassioniste S.M.
11.15 Per le necessità della Parrocchia
15.30 Amministrazione dei Battesimi
18.00 Enzo Formisano
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LUNEDI 19
Feria
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Umberto, Luciana
18.00 Maria
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MARTEDI 20
Ss. Andrea Kim,
Paolo Chong Hasang e compagni martiri
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Fam. Ronchi, Del Buono
18.00 Enzo, Maria
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MERCOLEDI 21
S. MATTEO apostolo
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Guido, Vittoria, Fausto, Teresita
18.00 Marcello Lupano
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GIOVEDI 22
B. Luigi Maria Monti religioso
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Carmelina
18.00
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VENERDI 23
S. Pio da Pietrelcina sacerdote
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Anisia
18.00
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SABATO 24
S. Tecla vergine e martire
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08.10 Celebrazione delle Lodi
08.30 Perpetuo suffragio
18.00
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DOMENICA 25
QUARTA DOPO IL MARTIRIO DI
SAN GIOVANNI IL PRECURSORE
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11.15 SANTA MESSA SOLENNE NELLA GIORNATA DELLA FESTA
PATRONALE E DI INIZIO DELL’ANNO PASTORALE
18.00 Mario Ferrara
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