Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

Piazza Esquilino, 1 - 20148 Milano - tel 02.4076944 - 02.48701046

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SETTIMANALE 33 2017

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PARROCCHIA

B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO

Via Simone Stratico, 11 - Milano

Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576

e-mail  addoloratainsansiro@chiesadimilano.it

 


 

 

LETTURA
Ap 11, 19 – 12, 6. 10ab
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole.

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.

Nel giorno del Signore, si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».

 

 

SALMO
Sal 44 (45), 2. 7. 14-15. 10-12

Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce.
Il tuo trono, o Dio, dura per sempre. R.

Entra la figlia del re:
è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito;
è condotta al re in broccati preziosi. R.

Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
il re si è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R.

 

 

 

EPISTOLA
1 Cor 15, 20-26
Cristo Signore è risorto, primizia di coloro che sono morti; poi risorgeranno quelli di Cristo.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia postotuttii nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.

 

 

 

VANGELO
Lc 1, 39-55
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

 

 

 

 

 


 

LETTURA
1 Re 119, 8b-16. 18a-b
Dio si rivela a Elia e lo invia

Lettura del primo libro dei Re.

In quei giorni. Elia camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Che cosa fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita». Gli disse: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto.
Io poi, riserverò per me in Israele settemila persone, tutti i ginocchi che non si sono piegati a Baal».

 

 

SALMO
Sal 17 (18), 2b-3. 33-34. 37. 44c-45a. 47

Beato chi cammina alla presenza del Signore.

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza
e mio baluardo. R.

Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,
mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo.
Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato. R.

Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
all’udirmi, subito mi obbedivano.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza. R.

 
 
EPISTOLA
2 Cor 12, 2-10b
La rivelazione di Cristo a Paolo.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, so che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni.
Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo.

 

VANGELO
Mt 10, 16-20
È lo Spirito a suggerire ai fedeli le parole per la loro testimonianza.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi».

 

 


 

 

Tempo dopo Pentecoste – Quarta settimana del salterio

 

DOMENICA 13

X DOPO PENTECOSTE

08.30:   sospesa !!!

11.15:   pro populo

18.00: 

LUNEDI 14

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  ANGELO ROCCO GIUSEPPINA

18.00:  PREFESTIVA -

MARTEDI 15

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE

11,15:   S. MESSA

18.00:   S. MESSA

MERCOLEDI 16

S.ROCCO

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  ROSA E GIACOMO

18.00:   sospesa !!!

GIOVEDI 17

S.MASSIMILIANO

MARIA KOLBE

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  FAM CICCARELLI E CORNAGGIA

18.00:   sospesa !!!

VENERDI 18

FERIE

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: 

18.00:   sospesa !!!

SABATO 12

MEM. B.V. MARIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:   sospesa !!!

18.00:  

 

DOMENICA 13

XI DOPO PENTECOSTE

08.30:   sospesa !!!

11.15:   pro populo

18.00: 

 

 

 

 

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