Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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SETTIMANALE 46 2017

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LETTURA

Is 51, 7-12a

I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio: 7«Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l’insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; 8poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. 9Svégliati, svégliati, rivèstiti di forza, o braccio del Signore. Svégliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate. Non sei tu che hai fatto a pezzi Raab, che hai trafitto il drago? 10Non sei tu che hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso, e hai fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti? 11Ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con esultanza; felicità perenne sarà sul loro capo, giubilo e felicità li seguiranno, svaniranno afflizioni e sospiri. 12Io, io sono il vostro consolatore».

 

SALMO

Sal 47 (48)

Il tuo nome, o Dio, si estende ai confini della terra.

 

2Grande è il Signore e degno di ogni lode

nella città del nostro Dio.

La tua santa montagna, 3altura stupenda,

è la gioia di tutta la terra. R.

 

Il monte Sion, vera dimora divina,

è la capitale del grande re.

4Dio nei suoi palazzi

un baluardo si è dimostrato. R.

 

9Come avevamo udito, così abbiamo visto

nella città del Signore degli eserciti,

nella città del nostro Dio;

Dio l’ha fondata per sempre. R.

 

10O Dio, meditiamo il tuo amore

dentro il tuo tempio.

11Come il tuo nome, o Dio,

così la tua lode si estende

sino ai confini della terra;

di giustizia è piena la tua destra. R.

 

13Circondate Sion, giratele intorno.

14Osservate le sue mura,

passate in rassegna le sue fortezze,

per narrare alla generazione futura:

15questo è Dio,

il nostro Dio in eterno e per sempre. R.

 

EPISTOLA

Rm 15, 15-21

Coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 15su alcuni punti, vi ho scritto con un po’ di audacia, come per ricordarvi quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio 16per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. 17Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio. 18Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo mio per condurre le genti all’obbedienza, con parole e opere, 19con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito. Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. 20Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il vangelo dove era già conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, 21ma, come sta scritto: Coloro ai quali non era stato annunciato lo vedranno, e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno.

 

VANGELO

Mt 3, 1-12

Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

1In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». 3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzare i suoi sentieri! 4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. 5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? 8Fate dunque un frutto degno della conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare i figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».


 

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Iniziamo oggi una nuova serie di catechesi, che punterà lo sguardo sul “cuore” della Chiesa, cioè l’Eucaristia. È fondamentale per noi cristiani comprendere bene il valore e il significato della Santa Messa, per vivere sempre più pienamente il nostro rapporto con Dio.

Non possiamo dimenticare il gran numero di cristiani che, nel mondo intero, in duemila anni di storia, hanno resistito fino alla morte per difendere l’Eucaristia; e quanti, ancora oggi, rischiano la vita per partecipare alla Messa domenicale. Nell’anno 304, durante le persecuzioni di Diocleziano, un gruppo di cristiani, del nord Africa, furono sorpresi mentre celebravano la Messa in una casa e vennero arrestati. Il proconsole romano, nell’interrogatorio, chiese loro perché l’avessero fatto, sapendo che era assolutamente vietato. Ed essi risposero: «Senza la domenica non possiamo vivere», che voleva dire: se non possiamo celebrare l’Eucaristia, non possiamo vivere, la nostra vita cristiana morirebbe.

In effetti, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Gv 6,53-54).

Quei cristiani del nord Africa furono uccisi perché celebravano l’Eucaristia. Hanno lasciato la testimonianza che si può rinunciare alla vita terrena per l’Eucaristia, perché essa ci dà la vita eterna, rendendoci partecipi della vittoria di Cristo sulla morte. Una testimonianza che ci interpella tutti e chiede una risposta su che cosa significhi per ciascuno di noi partecipare al Sacrificio della Messa e accostarci alla Mensa del Signore. Stiamo cercando quella sorgente che “zampilla acqua viva” per la vita eterna?, che fa della nostra vita un sacrificio spirituale di lode e di ringraziamento e fa di noi un solo corpo con Cristo? Questo è il senso più profondo della santa Eucaristia, che significa “ringraziamento”: ringraziamento a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che ci coinvolge e ci trasforma nella sua comunione di amore. …

Il Concilio Vaticano II è stato fortemente animato dal desiderio di condurre i cristiani a comprendere la grandezza della fede e la bellezza dell’incontro con Cristo. Per questo motivo era necessario anzitutto attuare, con la guida dello Spirito Santo, un adeguato rinnovamento della Liturgia, perché la Chiesa continuamente vive di essa e si rinnova grazie ad essa.

L’Eucaristia è un avvenimento meraviglioso nel quale Gesù Cristo, nostra vita, si fa presente. Partecipare alla Messa «è vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo» (Omelia nella S. Messa, Casa S. Marta, 10 febbraio 2014). Il Signore è lì con noi, presente. Tante volte noi andiamo lì, guardiamo le cose, chiacchieriamo fra noi mentre il sacerdote celebra l’Eucaristia… e non celebriamo vicino a Lui. Ma è il Signore! Se oggi venisse qui il Presidente della Repubblica o qualche persona molto importante del mondo, è sicuro che tutti saremmo vicino a lui, che vorremmo salutarlo. Ma pensa: quando tu vai a Messa, lì c’è il Signore! E tu sei distratto. È il Signore! Dobbiamo pensare a questo. “Padre, è che le messe sono noiose” - “Ma cosa dici, il Signore è noioso?” - “No, no, la Messa no, i preti” – “Ah, che si convertano i preti, ma è il Signore che sta lì!”. Capito? Non dimenticatelo. «Partecipare alla Messa è vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore» …

 


 

 

Tempo dopo Pentecoste – TERZA settimana del salterio

 

DOMENICA 12

I DI AVVENTO

08.30:  GENITORI, PARENTI E BENEFATTORI

            DELLE SUORE COMPASSIONISTE                    SERVE DI MARIA

11.15:  pro populo

18.00:  FAM PESCARMONI CRESPI

LUNEDI 13

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  BIANCHI LUIGIA

18.00:  FAM AMIGHETTI

MARTEDI 14

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  ROSA E GIACOMO

18.00:  GUIDO 

 

MERCOLEDI 15

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  FAM CICCARELLI E CORNAGGIA

18.00: GIOVANNA EMILIA

            RICCARDO GIANCARLINA

GIOVEDI 16

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: 

18.00: CAMILLA 

VENERDI 17

S,ELISABETTA DI UNGHERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  

18.00:  FAM PECCI E  CHERUBINO 

SABATO 18

SABATO DI AVVENTO

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:   PERPETUO SUFFRAGIO

18,00:    

DOMENICA 19

II DI AVVENTO

08.30:  CONFRATELLI E CONSORELLE

            DELLE SUORE

            COMPASSIONISTE SERVE DI MARIA

11.15:  pro populo

18.00:  ELKE 

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