Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

Piazza Esquilino, 1 - 20148 Milano - tel 02.4076944 - 02.48701046

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SETTIMANALE 03 2018

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PARROCCHIA

B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO

Via Simone Stratico, 11 - Milano

Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576

e-mail  addoloratainsansiro@chiesadimilano.it

 

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Come nella festa dell’Epifania e in quella del Battesimo di Gesù, anche la pagina del Vangelo di oggi (cfr Gv 1,35-42) propone il tema della manifestazione del Signore. Questa volta è Giovanni il Battista che lo indica ai suoi discepoli come «l’Agnello di Dio» (v. 36), invitandoli così a seguire Lui. E così è per noi: Colui che abbiamo contemplato nel mistero del Natale, siamo ora chiamati a seguirlo nella vita quotidiana. Il Vangelo odierno, dunque, ci introduce perfettamente nel tempo liturgico ordinario, un tempo che serve ad animare e verificare il nostro cammino di fede nella vita consueta, in una dinamica che si muove tra epifania e sequela, tra manifestazione e vocazione.

Il racconto del Vangelo indica le caratteristiche essenziali dell’itinerario di fede. C’è un itinerario di fede, e questo è l’itinerario dei discepoli di tutti i tempi, anche nostro, a partire dalla domanda che Gesù rivolge ai due che, spinti dal Battista, si mettono a seguirlo: «Che cosa cercate?» (v. 38). E’ la stessa domanda che, al mattino di Pasqua, il Risorto rivolgerà a Maria  Maddalena: «Donna, chi cerchi?» (Gv 20,15). Ognuno di noi, in quanto essere umano, è alla ricerca: ricerca di felicità, ricerca di amore, di vita buona e piena. Dio Padre ci ha dato tutto questo nel suo Figlio Gesù

In questa ricerca è fondamentale il ruolo di un vero testimone, di una persona che per prima ha fatto il cammino e ha incontrato il Signore. Nel Vangelo, Giovanni il Battista è questo testimone. Per questo può orientare i discepoli verso Gesù, che li coinvolge in una nuova esperienza dicendo: «Venite e vedrete» (v. 39). E quei due non potranno più dimenticare la bellezza di quell’incontro, al punto che l’evangelista ne annota persino l’ora: «Erano circa le quattro del pomeriggio» (ibid.). Soltanto un incontro personale con Gesù genera un cammino di fede e di discepolato. Potremmo fare tante esperienze, realizzare molte cose, stabilire rapporti con tante persone, ma solo l’appuntamento con Gesù, in quell’ora che Dio conosce, può dare senso pieno alla nostra vita e rendere fecondi i nostri progetti e le nostre iniziative.

Non basta costruirsi un’immagine di Dio basata sul sentito dire; bisogna andare alla ricerca del Maestro divino e andare dove Lui abita. La richiesta dei due discepoli a Gesù: «Dove dimori?» (v. 38), ha un senso spirituale forte: esprime il desiderio di sapere dove abita il Maestro, per poter stare con Lui. La vita di fede consiste nel desiderio di stare con il Signore, e dunque in una ricerca continua del luogo dove Egli abita. Questo significa che siamo chiamati a superare una religiosità abitudinaria e scontata, ravvivando l’incontro con Gesù nella preghiera, nella meditazione della Parola di Dio e nella frequenza ai Sacramenti, per stare con Lui e portare frutto grazie a Lui, al suo aiuto, alla sua grazia.

Cercare Gesù, incontrare Gesù, seguire Gesù: questo è il cammino. Cercare Gesù, incontrare Gesù, seguire Gesù.

La Vergine Maria ci sostenga in questo proposito di seguire Gesù, di andare e stare dove Lui abita, per ascoltare la sua Parola di vita, per aderire a Lui che toglie il peccato del mondo, per ritrovare in Lui speranza e slancio spirituale.

 


Dopo l'Angelus

Cari fratelli e sorelle,

oggi ricorre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Questa mattina ho celebrato la Messa con un buon gruppo di migranti e rifugiati residenti nella diocesi di Roma. Nel mio messaggio per questa Giornata ho sottolineato che le migrazioni sono oggi un segno dei tempi. «Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca (cfr Mt 25,35.43). [...] Al riguardo, desidero riaffermare che la nostra comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare». D’ora in poi, per motivi pastorali, la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato sarà celebrata la seconda domenica di settembre. La prossima, cioè la centocinquesima, sarà domenica 8 settembre 2019.

Domani mi recherò in Cile e Perù. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera in questo viaggio apostolico.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni.

Un saluto speciale rivolgo alla comunità latinoamericana di Santa Lucia in Roma, che celebra 25 anni di fondazione. En este felíz aniversario, le pido al Señor que los colme de bendiciones para que puedan seguir dando testimonio de su fe en medio de las dificultades, alegrías, sacrificios y esperanzas de su experiencia migratoria. Gracias.

E a tutti auguro una buona domenica. Mi raccomando, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

 

 
 

 


© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

 


 

LETTURA

Is 45, 14-17

Tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore.

Lettura del profeta Isaia.

 

14Così dice il Signore:

«Le ricchezze d’Egitto e le merci dell’Etiopia e i Sebei dall’alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: “Solo in te è Dio; non ce n’è altri, non esistono altri dèi”». 15Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore. 16Saranno confusi e svergognati quanti s’infuriano contro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli. 17Israele sarà salvato dal Signore con salvezza eterna. Non sarete confusi né svergognati nei secoli, per sempre.

 

 

SALMO

Sal 83 (84)

Beato chi abita la tua casa, Signore.

 

3L’anima mia anela

e desidera gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne

esultano nel Dio vivente. R.

 

4Anche il passero trova una casa

e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,

presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,

mio re e mio Dio. R.

 

5Beato chi abita nella tua casa:

senza fine canta le tue lodi.

6Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio

e ha le tue vie nel suo cuore. R.

 

EPISTOLA

Eb 2, 11-17

Cristo si è reso in tutto simile a noi, suoi fratelli, assumendo carne e sangue.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 11colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, 12dicendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi; 13e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. 14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. 16Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. 17Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.

 

VANGELO

Lc 2, 41-52

Era in tutto a loro sottomesso.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. 41I genitori del Signore Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

 

 


 

 

Tempo dopo l’Epifania – terza settimana del salterio

 

 

DOMENICA 21

III dopo l’epifania

08.30:   CONFRATELLI E CONSORELLE DELL’ORDINE COMPASSIONISTE SERVE DI MARIA

11.15:   pro populo

18.00:   GIANCARLO E FAM. CONFALONIERI

LUNEDI 22

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: GIULIANO

18,00: DIGLIO VINCENZO

MARTEDI 23

FERIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: LUCIANA E UMBERTO

18,00: CARLO NARSINI

MERCOLEDI 24

S.FRANCESCO DI SALES

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: S.MESSA

18,00: S. MESSA

GIOVEDI 25

CONVERSIONE DI S. PAOLO

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30:  MARCO E LINDA

18,00: FRANCESCO ARCELLI

VENERDI 26

Ss. TIMOTEO E TITO

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: DORIANA E WALTER

18,00: S.MESSA

SABATO 27

MEM. B.V. MARIA

08.10:  LODI MATTUTINE

08.30: SUFFRAGIO PERPETUO

18,00: GUSTAVO

DOMENICA 28

S. FAMIGLIA DI GESU’ GIUSEPPE E MARIA

08.30:   FAM ENGLARO

11.15:   pro populo

18.00:   

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