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SETTIMANALE 08 2018
PARROCCHIA
B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO
Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576
File | Descrizione | Dimensione del File |
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8 II quaresima 25-2-2018.pdf | 274 kB | |
papa-francesco_20180214_udienza-generale.pdf | 133 kB |
Saluto ai malati in Aula Paolo VI Grazie della visita. Vi do la benedizione a tutti. Io vado in piazza e voi potrete seguire da qui l’udienza in piazza. Dalla piazza vi vedranno, eh! Voi vedrete la piazza e la piazza vedrà voi. E questo è bello. Preghiamo un Ave Maria alla Madonna. Recita Ave Maria Benedizione E pregate per me! Non dimenticatevi, eh! buona udienza. A dopo. Grazie! CATECHESI DEL SANTO PADRE La Santa Messa - 10. Liturgia della Parola. III. Credo e Preghiera universale Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Buongiorno anche se la giornata è un po’ bruttina. Ma se l’anima è in gioia sempre è un buon giorno. Così, buongiorno! Oggi l’udienza si farà in due parti: un piccolo gruppo di ammalati è in aula, per il tempo e noi siamo qui. Ma noi vediamo loro e loro vedono noi nel maxischermo. Li salutiamo con un applauso. Continuiamo con la Catechesi sulla Messa. L’ascolto delle Letture bibliche, prolungato nell’omelia, risponde a che cosa? Risponde a un diritto: il diritto spirituale del popolo di Dio a ricevere con abbondanza il tesoro della Parola di Dio (cfr Introduzione al Lezionario, 45). Ognuno di noi quando va a Messa ha il diritto di ricevere abbondantemente la Parola di Dio ben letta, ben detta e poi, ben spiegata nell’omelia. È un diritto! E quando la Parola di Dio non è ben letta, non è predicata con fervore dal diacono, dal sacerdote o dal vescovo si manca a un diritto dei fedeli. Noi abbiamo il diritto di ascoltare la Parola di Dio. Il Signore parla per tutti, Pastori e fedeli. Egli bussa al cuore di quanti partecipano alla Messa, ognuno nella sua condizione di vita, età, situazione. Il Signore consola, chiama, suscita germogli di vita nuova e riconciliata. E questo per mezzo della sua Parola. La sua Parola bussa al cuore e cambia i cuori! Perciò, dopo l’omelia, un tempo di silenzio permette di sedimentare nell’animo il seme ricevuto, affinché nascano propositi di adesione a ciò che lo Spirito ha suggerito a ciascuno. Il silenzio dopo l’omelia. Un bel silenzio si deve fare lì e ognuno deve pensare a quello che ha ascoltato. Dopo questo silenzio, come continua la Messa? La personale risposta di fede si inserisce nella professione di fede della Chiesa, espressa nel “Credo”. Tutti noi recitiamo il “Credo” nella Messa. Recitato da tutta l’assemblea, il Simbolo manifesta la comune risposta a quanto insieme si è ascoltato dalla Parola di Dio (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 185-197). C’è un nesso vitale tra ascolto e fede. Sono uniti. Questa - la fede -, infatti, non nasce da fantasia di menti umane ma, come ricorda san Paolo, «viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo» (Rm 10,17). La fede si alimenta, dunque, con l’ascolto e conduce al Sacramento. Così, la recita del “Credo” fa sì che l’assemblea liturgica «torni a meditare e professi i grandi misteri della fede, prima della loro celebrazione nell’Eucaristia» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 67). Il Simbolo di fede vincola l’Eucaristia al Battesimo, ricevuto «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo», e ci ricorda che i Sacramenti sono comprensibili alla luce della fede della Chiesa. La risposta alla Parola di Dio accolta con fede si esprime poi nella supplica comune, denominata Preghiera universale, perché abbraccia le necessità della Chiesa e del mondo (cfr OGMR, 69-71; Introduzione al Lezionario, 30-31). Viene anche detta Preghiera dei fedeli. I Padri del Vaticano II hanno voluto ripristinare questa preghiera dopo il Vangelo e l’omelia, specialmente nella domenica e nelle feste, affinché «con la partecipazione del popolo, si facciano preghiere per la santa Chiesa, per coloro che ci governano, per coloro che si trovano in varie necessità, per tutti gli uomini e per la salvezza di tutto il mondo» (Cost. Sacrosanctum Concilium, 53; cfr 1 Tm 2,1-2). Pertanto, sotto la guida del sacerdote che introduce e conclude, «il popolo, esercitando il proprio sacerdozio battesimale, offre a Dio preghiere per la salvezza di tutti» (OGMR, 69). E dopo le singole intenzioni, proposte dal diacono o da un lettore, l’assemblea unisce la sua voce invocando: «Ascoltaci, o Signore». Ricordiamo, infatti, quanto ci ha detto il Signore Gesù: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto» (Gv 15,7). “Ma noi non crediamo questo, perché abbiamo poca fede”. Ma se noi avessimo una fede – dice Gesù – come il grano di senape, avremmo ricevuto tutto. “Chiedete quello che volete e vi sarà fatto”. E in questo momento della preghiera universale dopo il Credo, è il momento di chiedere al Signore le cose più forti nella Messa, le cose di cui noi abbiamo bisogno, quello che vogliamo. “Vi sarà fatto”; in uno o nell’altro modo ma “Vi sarà fatto”. “Tutto è possibile a colui che crede”, ha detto il Signore. Che cosa ha risposto quell’uomo al quale il Signore si è rivolto per dire questa parola – tutto è possibile a quello che crede-? Ha detto: “Credo Signore. Aiuta la mia poca fede”. Anche noi possiamo dire: “Signore, io credo. Ma aiuta la mia poca fede”. E la preghiera dobbiamo farla con questo spirito di fede: “Credo Signore, aiuta la mia poca fede”. Le pretese di logiche mondane, invece, non decollano verso il Cielo, così come restano inascoltate le richieste autoreferenziali (cfr Gc 4,2-3). Le intenzioni per cui si invita il popolo fedele a pregare devono dar voce ai bisogni concreti della comunità ecclesiale e del mondo, evitando di ricorrere a formule convenzionali e miopi. La preghiera “universale”, che conclude la liturgia della Parola, ci esorta a fare nostro lo sguardo di Dio, che si prende cura di tutti i suoi figli. Saluti: J’accueille avec joie les pèlerins francophones, venant en particulier de France et de Belgique. Je salue les jeunes de Paris, de Saint-Cloud, d’Aix et de Périgueux. Aujourd’hui, nous commençons notre marche vers Pâques. Je vous invite à entrer dans ce temps de conversion en donnant plus de place dans vos vies à la prière et au partage avec les plus pauvres. A tous je souhaite un bon carême. Que Dieu vous bénisse ! [Accolgo con gioia i pellegrini francofoni, in particolare quelli provenienti dalla Francia e dal Belgio. Saluto i giovani di Parigi, Saint-Cloud, Aix e Périgueux. Oggi iniziamo il nostro cammino verso la Pasqua. Vi invito ad entrare in questo tempo di conversione, dando più spazio nelle vostre vite alla preghiera e alla condivisione con i più poveri. A tutti auguro una buona Quaresima. Dio vi benedica!] I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Ash Wednesday Audience, particularly those from England, Ireland, China and the United States of America. I wish you and your families a holy and fruitful season of Lent, and I invoke upon you the grace and peace of Christ our Lord. May God bless you all! [Saluto i pellegrini e i visitatori di lingua inglese presenti all’Udienza odierna del Mercoledì delle Ceneri, in modo speciale quelli provenienti da Inghilterra, Irlanda, Cina e Stati Uniti d’America. Auguro a voi e alle vostre famiglie, una Quaresima santa e feconda, e invoco su di voi la grazia e la pace di Cristo nostro Signore. Dio vi benedica tutti!] Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache. Heute beginnt die Fastenzeit als eine Zeit der Gnade zur Vorbereitung auf Ostern, also auf die Begegnung mit dem auferstandenen Jesus. In diesen vierzig Tagen sind wir eingeladen, im Gebet, mit dem Fasten und den Werken der Liebe eins mit Christus zu werden. Dazu segne der Herr euch und eure Familien. [Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca. Oggi comincia la Quaresima, tempo di grazia per la preparazione alla Pasqua, cioè all’incontro con Gesù risorto. In questi quaranta giorni siamo invitati, con la preghiera, il digiuno e le opere di carità, a diventare sempre più una sola cosa con Cristo. Per questo, il Signore benedica voi e le vostre famiglie.] Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española provenientes de España y América Latina, y de modo particular saludo al grupo de peregrinos de Caravaca de la Cruz, con su Obispo Mons. José Manuel Lorca. Hoy, miércoles de Ceniza, al comenzar el tiempo de cuaresma, tiempo de gracia y de misericordia, le pedimos a la Virgen María que nos ayude a prepararnos para celebrar la pascua de Cristo con un corazón purificado. Que el Señor los bendiga. Muchas gracias. De coração saúdo os vários grupos de língua portuguesa, vindos do Brasil e de Portugal, salientando os numerosos fiéis da paróquia de Nossa Senhora do Resgate, os membros da Associação «Família Vida», e os alunos, os professores com os respetivos familiares do Colégio São Teotónio. Sobre vós e demais peregrinos de língua portuguesa, invoco a proteção da Virgem Maria. Que Ela vos tome pela mão durante os próximos quarenta dias, ajudando-vos a ficar mais parecidos com Jesus ressuscitado. Desejo-vos uma santa e frutuosa Quaresma! [Di cuore saluto i diversi gruppi di lingua portoghese, venuti dal Brasile e dal Portogallo, con risalto per i numerosi fedeli della parrocchia di «Nossa Senhora do Resgate», i membri dell’Associazione «Família Vida», e gli alunni, i professori, con i rispettivi familiari, del Collegio «São Teotónio». Su di voi e su tutti gli altri pellegrini di lingua portoghese, invoco la protezione della Vergine Maria: Ella vi prenda per mano lungo i prossimi quaranta giorni, aiutandovi a diventare più simili a Gesù risorto. Vi auguro una Quaresima santa e ricca di frutti.] أرحبّ بمودّة بالحجّاج الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من لبنان، ومن سوريا، ومن الشرق الأوسط. إن إعلان قانون الإيمان يبيّن الإجابةَ المشتركةَ على ما سمعناه معًا من كلمة الله. لتنبع إذًا هذه الإجابة من قلوبنا ولتتجسّد في حياتنااليومية. ليبارككم الربّ جميعًا ويحرسكم من الشرير! [Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Libano, dalla Siria e dal Medio Oriente. La professione di fede manifesta la comune risposta a quanto insieme si è ascoltato dalla Parola di Dio. Questa risposta venga dunque dai nostri cuori e si incarni nella nostra vita quotidiana. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga dal maligno!] Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. Dziś wchodzimy w okres Wielkiego Postu, czas wstrzemięźliwości, modlitwy i ofiarnej miłości. Gdy nasze głowy posypywane są popiołem, z wezwaniem „nawracajcie się i wierzcie w Ewangelię”, przygotujmy nasze serca do przeżywania tego czasu w jedności z cierpiącym Chrystusem, który przez swoją mękę i śmierć na krzyżu odkupił nas, abyśmy wolni od grzechu mogli mieć udział w świętości samego Boga. Z serca wam błogosławię. [Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Oggi entriamo nella Quaresima, tempo di digiuno, di preghiera e di carità. Mentre le nostre fronti vengono segnate dalle ceneri con l’invito: “convertitevi e credete al Vangelo”, disponiamo i nostri cuori a vivere questo tempo nell’unione con Cristo sofferente, che con la sua passione e morte sulla croce ci ha redenti, affinché, liberi dal peccato, possiamo partecipare alla santità di Dio stesso. Vi benedico di cuore.] * * * Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Saluto in particolare i partecipanti al Corso promosso dalla Congregazione per il Clero per i responsabili della formazione permanente del Clero in America Latina; i Missionari Claretiani; le Suore di San Paolo di Chartres e le Religiose Figlie di Gesù. Saluto i ragazzi provenienti da Tezze sul Brenta; le parrocchie; i gruppi dei cresimati di Valbona e Lozzo Atestino e i cresimandi di Monselice e Arquà Petrarca. Saluto inoltre le Associazioni e gli Istituti scolastici, in particolare L’Arca di Legnano e il De Filippo di Roma. Vi esorto a ravvivare la vostra fede per essere testimoni dell’amore del Signore con concrete opere di carità. Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia il cammino quaresimale. Cari giovani, vi auguro di vivere questo tempo di grazia come un ritorno all’amore del Padre, che attende tutti a braccia aperte. Cari ammalati, vi incoraggio ad offrire le vostre sofferenze per la conversione di quanti vivono lontani dalla fede; ed invito voi, cari sposi novelli, a costruire la vostra nuova famiglia sulla roccia dell’amore di Dio. © Copyright - Libreria Editrice Vaticana
LETTURA Es 32, 7-13b Il vitello d’oro e l’intercessione di Mosè; ricòrdati di Abramo. Lettura del libro dell’Esodo. In quei giorni. 7Il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. 8Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”». 9Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice. 10Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione». 11Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? 12Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. 13Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo”».
SALMO Sal 105 (106) Salvaci, Signore, nostro Dio. 6Abbiamo peccato con i nostri padri, delitti e malvagità abbiamo commesso. 7I nostri padri, in Egitto, non compresero le tue meraviglie, non si ricordarono della grandezza del tuo amore. R. 43Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti. 44Ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. R. 45Si ricordò della sua alleanza con loro e si mosse a compassione, per il suo grande amore. 46Li affidò alla misericordia di quelli che li avevano deportati. R.
EPISTOLA 1Ts 2, 20 – 3, 8 Nessuno per le tribolazioni si lasci turbare nella fede. Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi. Fratelli, 2,20siete voi la nostra gloria e la nostra gioia! 3,1Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene 2e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, 3perché nessuno si lasci turbare in queste prove. Voi stessi, infatti, sapete che questa è la nostra sorte; 4infatti, quando eravamo tra voi, dicevamo già che avremmo subìto delle prove, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. 5Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse messi alla prova e che la nostra fatica non fosse servita a nulla. 6Ma, ora che Timòteo è tornato, ci ha portato buone notizie della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci, come noi lo siamo di vedere voi. 7E perciò, fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. 8Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
VANGELO Gv 8, 31-59 Abramo esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia. Lettura del Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo. Il Signore 31Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». 34Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. 36Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. 38Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». 39Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. 40Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. 41Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». 42Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 43Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. 44Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio». 48Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?». 49Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. 50Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. 51In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». 52Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. 53Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». 54Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, 55e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». 57Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». 58Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». 59Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
DOMENICA 25 II DI QUARESIMA |
08.30: PARENTI, BENEFATTORI, GENITORI DELLE SUORE COMPASSIONISTE SERVE DI MARIA 11.15: pro populo 18.00: FAM. TONIUTTI |
LUNEDI 26 FERIA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30: AUGUSTO E LIBERA 18,00: : ALDO |
MARTEDI 27 FERIA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30 LUCIANA E UMBERT 18,00: CARLO |
MERCOLEDI 28 FERIA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30: TUCILIDE E FAM. GARIBALDO, GHIDINI E GORINI 18,00: MARIUCCIA |
GIOVEDI 2 FERIA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30: ANTONIO 18,00: MARIA GRAZIA |
VENERDI 2 FERIA ALITURGICA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30: VIA CRUCIS 15,00: VIA CRUCIS 21,0. VIA CRUCIS PARTENZA DA PIAZZA SEGESTA |
SABATO 3 SABATO DI QUARESIMA |
08.10: LODI MATTUTINE 08.30: PERPETUO SUFFRAGIO 18,00: GUSTAVO (GRUPPO EX PADRE Mariano) |
DOMENICA 4 III DI QUARESIMA |
08.30: SUORE defunte dell’ordine COMPASSIONISTE SERVE DI MARIA 11.15: pro populo 18.00: FAM. canali della rosa zanazzi |
SDR - DECANATO SAN SIRO
ACCANTO A TUTTI VOI
- ACCANTO A VOI V Avvento 11-12-2022
- ACCANTO A VOI IV Avvento 04-12-2022
- ACCANTO A VOI III Avvento 27-11-2022
- ACCANTO A VOI II Avvento 20-11-2022
- ACCANTO A VOI I Avvento 13-11-2022
- ACCANTO A VOI Cristo Re 06-11-2022
- ACCANTO A VOI I Dopo la dedicazione 23-10-2022
- ACCANTO A VOI VI DOPO IL MARTIRIO 09-10-22
- ACCANTO A VOI V DOPO IL MARTIRIO 02-10-22
- ACCANTO A VOI IV DOPO IL MARTIRIO 25-09-22
- ACCANTO A VOI II DOPO IL MARTIRIO
- ACCANTO A VOI I DOPO IL MARTIRIO
- ACCANTO A VOI VIII PENTECOSTE 31-07-2022
- ACCANTO A VOI VII PENTECOSTE 24-07-2022
- ACCANTO A VOI VI PENTECOSTE 17-07-2022
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