Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

Piazza Esquilino, 1 - 20148 Milano - tel 02.4076944 - 02.48701046

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SETTIMANALE 17 2018

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PARROCCHIA

B.V. ADDOLORATA IN SAN SIRO

Via Simone Stratico, 11 - Milano

Tel 024076944 - 0248701046 fax 0240090576

e-mail  addoloratainsansiro@chiesadimilano.it

 

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Catechesi sul Battesimo: 3. La forza di vincere il male

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Continuiamo la nostra riflessione sul Battesimo, sempre alla luce della Parola di Dio.

E’ il Vangelo a illuminare i candidati e a suscitare l’adesione di fede: «Il Battesimo è in modo tutto particolare “il sacramento della fede”, poiché segna l’ingresso sacramentale nella vita di fede» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1236). E la fede è la consegna di sé stessi al Signore Gesù, riconosciuto come «sorgente di acqua […] per la vita eterna» (Gv 4,14), «luce del mondo» (Gv 9,5), «vita e risurrezione» (Gv 11,25), come insegna l’itinerario percorso, ancora oggi, dai catecumeni ormai prossimi a ricevere l’iniziazione cristiana. Educati dall’ascolto di Gesù, dal suo insegnamento e dalle sue opere, i catecumeni rivivono l’esperienza della donna samaritana assetata di acqua viva, del cieco nato che apre gli occhi alla luce, di Lazzaro che esce dal sepolcro. Il Vangelo porta in sé la forza di trasformare chi lo accoglie con fede, strappandolo dal dominio del maligno affinché impari a servire il Signore con gioia e novità di vita.

Al fonte battesimale non si va mai da soli, ma accompagnati dalla preghiera di tutta la Chiesa, come ricordano le litanie dei Santi che precedono l’orazione di esorcismo e l’unzione prebattesimale con l’olio dei catecumeni. Sono gesti che, fin dall’antichità, assicurano quanti si apprestano a rinascere come figli di Dio che la preghiera della Chiesa li assiste nella lotta contro il male, li accompagna sulla via del bene, li aiuta a sottrarsi al potere del peccato per passare nel regno della grazia divina. La preghiera della Chiesa. La Chiesa prega e prega per tutti, per tutti noi! Noi Chiesa, preghiamo per gli altri. È una cosa bella pregare per gli altri. Quante volte non abbiamo alcun bisogno urgente e non preghiamo. Noi dobbiamo pregare, uniti alla Chiesa, per gli altri: “Signore, io ti chiedo per quelli che sono nel bisogno, per coloro che non hanno fede…”. Non dimenticatevi: la preghiera della Chiesa sempre è in atto. Ma noi dobbiamo entrare in questa preghiera e pregare per tutto il popolo di Dio e per quelli che hanno bisogno delle preghiere. Per questo, il cammino dei catecumeni adulti è segnato da ripetuti esorcismi pronunciati dal sacerdote (cfr CCC, 1237), ossia da preghiere che invocano la liberazione da tutto ciò che separa da Cristo e impedisce l’intima unione con Lui. Anche per i bambini si chiede a Dio di liberarli dal peccato originale e consacrarli dimora dello Spirito Santo (cfr Rito del Battesimo dei bambini, n. 56). I bambini. Pregare per i bambini, per la salute spirituale e corporale. È un modo di proteggere i bambini con la preghiera. Come attestano i Vangeli, Gesù stesso ha combattuto e scacciato i demoni per manifestare l’avvento del regno di Dio (cfr Mt 12,28): la sua vittoria sul potere del maligno lascia libero spazio alla signoria di Dio che rallegra e riconcilia con la vita.

Il Battesimo non è una formula magica ma un dono dello Spirito Santo che abilita chi lo riceve «a lottare contro lo spirito del male», credendo che «Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio per distruggere il potere di satana e trasferire l’uomo dalle tenebre nel suo regno di luce infinita» (cfr Rito del Battesimo dei bambini, n. 56). Sappiamo per esperienza che la vita cristiana è sempre soggetta alla tentazione, soprattutto alla tentazione di separarsi da Dio, dal suo volere, dalla comunione con lui, per ricadere nei lacci delle seduzioni mondane. E il Battesimo ci prepara, ci dà forza per questa lotta quotidiana, anche la lotta contro il diavolo che - come dice San Pietro - come un leone cerca di divorarci, di distruggerci.

Oltre alla preghiera, vi è poi l’unzione sul petto con l’olio dei catecumeni, i quali «ne ricevono vigore per rinunziare al diavolo e al peccato, prima di appressarsi al fonte e rinascervi a vita nuova» ( Benedizione degli oli, Premesse, n. 3). Per la proprietà dell’olio di penetrare nei tessuti del corpo portandovi beneficio, gli antichi lottatori usavano cospargersi di olio per tonificare i muscoli e per sfuggire più facilmente alla presa dell’avversario. Alla luce di questo simbolismo i cristiani dei primi secoli hanno adottato l’uso di ungere il corpo dei candidati al Battesimo con l’olio benedetto dal Vescovo [1], al fine di significare, mediante questo «segno di salvezza», che la potenza di Cristo Salvatore fortifica per lottare contro il male e vincerlo (cfr Rito del Battesimo dei bambini, n. 105).

E’ faticoso combattere contro il male, sfuggire ai suoi inganni, riprendere forza dopo una lotta sfiancante, ma dobbiamo sapere che tutta la vita cristiana è un combattimento. Dobbiamo però anche sapere che non siamo soli, che la Madre Chiesa prega affinché i suoi figli, rigenerati nel Battesimo, non soccombano alle insidie del maligno ma le vincano per la potenza della Pasqua di Cristo. Fortificati dal Signore Risorto, che ha sconfitto il principe di questo mondo (cfr Gv 12,31), anche noi possiamo ripetere con la fede di san Paolo: «Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Fil 4,13). Noi tutti possiamo vincere, vincere tutto, ma con la forza che mi viene da Gesù.


APPELLO

per il Summit Inter-Coreano

Venerdì prossimo, 27 aprile, a Panmunjeom si terrà un Summit Inter-Coreano, al quale prenderanno parte i Leader delle due Coree, il Signor Moon Jae-in e il Signor Kim Jong Un. Tale incontro sarà un’occasione propizia per avviare un dialogo trasparente e un percorso concreto di riconciliazione e di ritrovata fraternità, al fine di garantire la pace nella Penisola Coreana e nel mondo intero.

Al Popolo Coreano, che desidera ardentemente la pace, assicuro la mia personale preghiera e la vicinanza di tutta la Chiesa. La Santa Sede accompagna, sostiene e incoraggia ogni iniziativa utile e sincera per costruire un futuro migliore, all’insegna dell’incontro e dell’amicizia tra i popoli. A coloro che hanno responsabilità politiche dirette, chiedo di avere il coraggio della speranza facendosi “artigiani” di pace, mentre li esorto a proseguire con fiducia il cammino intrapreso per il bene di tutti. E siccome Dio è Padre di tutti e Padre di pace, vi invito a pregare il nostro Padre, Dio, Padre di tutti, per il popolo coreano, sia quelli che sono al Sud sia quelli che sono al Nord.

Recita del Padre Nostro


Saluti:

Je suis heureux d’accueillir les pèlerins francophones, en particulier les jeunes, ainsi que les fidèles de Lille, avec Mgr Hérouard, l’enseignement catholique de Créteil, avec Mgr Santier, les élus de Pévèle Carembault, et les séminaristes de Belgique. En cette fête de saint Marc, évangéliste, je vous invite à mettre toujours la Parole de Dieu au cœur de vos vies. Que Dieu vous bénisse !

[Sono lieto di dare il benvenuto ai pellegrini francofoni, specialmente ai giovani; ai fedeli di Lille, accompagnati da Monsignor Hérouard; ai rappresentanti dell’insegnamento cattolico di Créteil, accompagnati da Monsignor Santier; agli eletti di Pévèle Carembault e ai seminaristi del Belgio. In questa festa di San Marco Evangelista, vi invito a mettere sempre la Parola di Dio nel cuore delle vostre vite. Dio vi benedica!]

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from England, Ireland, Denmark, Finland, New Zealand, China, Indonesia, the Philippines, Canada and the United States of America. In the joy of the Risen Christ, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. May the Lord bless you all!

[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Nuova Zelanda, Cina, Indonesia, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!]

Herzlich heiße ich die Pilger deutscher Sprache willkommen. In der Taufe gibt uns der Herr die Kraft, das Böse zu besiegen. Ich fordere euch alle auf: Werdet nie müde, gegen das Böse zu kämpfen und die Liebe Christi zu leben! Der Heilige Geist schenke euch seine Gnade.

[Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Nel battesimo, il Signore ci da la forza di vincere il male. Vi esorto tutti: Non stancatevi mai di lottare contro il male e di vivere l’amore di Cristo! Lo Spirito Santo vi dia la sua grazia.]

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en modo particular a los grupos provenientes de España y América Latina. Los animo a perseverar en este combate, manteniéndose firmes en la fe en Jesucristo, vencedor del pecado y de la muerte, y constantes en la oración al Padre, pidiendo por todos los que se encuentran en peligro y sufren tribulación. Muchas gracias.

Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, concretamente o grupo vindo de Blumenau, os fiéis da paróquia de Nogueira/Braga e os membros da Obra de Santa Zita, a todos encorajando a viver como batizados, imitando a mulher samaritana sedenta de água viva, o cego de nascença que abre os olhos para a luz e Lázaro que sai do sepulcro. Não deixeis que vos roubem a vossa identidade cristã! Com estes votos, invoco sobre vós e vossas famílias a abundância das bênçãos do Céu.

[Saluto di cuore i pellegrini di lingua portoghese, in particolare il gruppo venuto da Blumenau, i fedeli della parrocchia di Nogueira/Braga e i membri dell’Obra de Santa Zita, incoraggiando tutti a vivere da battezzati, imitando la donna samaritana assetata di acqua viva, il cieco nato che apre gli occhi alla luce e Lazzaro che esce dal sepolcro. Non lasciatevi rubare la vostra identità cristiana! Con questi auguri, invoco su di voi e sulle vostre famiglie e comunità l’abbondanza delle benedizioni del Cielo.]

أرحب بمودة بالأشخاص الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من مصر والأردن والشرق الأوسط. ‏كلمة الله هي النور الذي ينير حياتنا ويعطينا القوة للمشي وفقا لإرادة الله، إنها درعنا أمام التجارب، وسيوفنا ‏الحاد ضد الشرير وأعوانه. غذوا أنفسكم كل يوم من نبع كلمة الله الذي لا ينضب. ليبارككم ‏الرب ‏‏جميعا ‏وليضيء طريقكم بنور كلمته وبقوة روحه القدوس!‏

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua araba, ‎in ‎‎‎particolare ‎a ‎quelli ‎provenienti dall’Egitto, dalla Giordania e dal Medio Oriente. ‎‏La ‏Parola‏ ‏di Dio ‏illumina la nostra vita e ci dà la forza per camminare secondo ‎la volontà di Dio. Essa è il nostro scudo nelle tentazioni, la nostra spada ‎tagliente contro il maligno e i suoi servi. Dissetatevi ogni giorno, attingendo dalla fonte ‎inesauribile della Parola di Dio. Il ‎Signore ‎vi ‎benedica ‎tutti e illumini la vostra ‎via con la luce della Sua Parola e con la forza del Suo Spirito Santo!]‎‎‎‎‎‎‎‎‎‎‎‎

Witam polskich pielgrzymów. W sposób szczególny pozdrawiam Arcybiskupa Lublina, Kolegium Rektorów, Profesorów i Studentów Katolickiego Uniwersytetu Lubelskiego, którzy przybyli tu z okazji 100-lecia jego założenia i 70-lecia duszpasterstwa akademickiego przy uczelni. Wraz z wami dziękuję Panu za każde dobro duchowe, jakie zrodziło się w waszej wspólnocie uniwersyteckiej w tym stuleciu. Zachęcam was, abyście kontynuowali dobrą tradycję poszukiwania więzi łączących wiarę i rozum, a równocześnie, byście odkrywali nowe metody zgłębiania nauk humanistycznych i przyrodniczych, aby coraz lepiej odpowiadać na wyzwania, jakie współczesny świat stawia przed człowiekiem i społecznościami. Niech wam towarzyszy wasz profesor Karol Wojtyła – św. Jan Paweł II! Wam i wszystkim pielgrzymom tu obecnym z serca błogosławię. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. In modo particolare saluto l’Arcivescovo di Lublino, il Collegio dei Rettori, i Professori e gli Studenti dell’Università Cattolica di Lublino, pervenuti qui in occasione del 100° anniversario della sua fondazione e del 70° anniversario della pastorale studentesca. Con voi ringrazio il Signore per ogni bene spirituale che è nato nella vostra comunità universitaria in questo centenario. Vi incoraggio a continuare la ricerca dei legami esistenti tra fede e ragione, e al contempo a studiare nuovi metodi di approfondimento delle scienze umane e naturali, per rispondere sempre meglio alle sfide che il mondo moderno pone davanti all’uomo e alle società. Vi accompagni il vostro Professore Karol Wojtyla – San Giovanni Paolo II! Benedico di cuore voi e tutti i pellegrini qui presenti. Sia lodato Gesù Cristo!]

Radosno pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a na poseban način delegaciju Ministarstva obrane, Ministarstva unutarnjih poslova i Ministarstva branitelja Republike Hrvatske, zajedno s gospodom Ministrima i ostalim dužnosnicima Oružanih snaga, Vojnog učilišta i Policije, u pratnji biskupa mons. Jure Bogdana. Dragi prijatelji, došli ste u Rim povodom dvadesete obljetnice osnutka Vojnog Ordinarijata u Republici Hrvatskoj. Neka Božji blagoslov bude uvijek nad vama i nad vašim obiteljima, kako biste mogli u povjerenoj vam misiji donositi u društvo nadu i mir. Pozdravljam također hodočasnike iz Križevačke eparhije zajedno s Eparhom Mons. Nikolom Kekićem, kao i vjernike iz Đakovačko-osječke nadbiskupije. Neka milosrđe Božje bude vaša snaga u svakodnevnom radu! Od srca sve blagoslivljam! Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto con gioia i pellegrini croati, in particolare la delegazione del Ministero della Difesa, del Ministero degli Interni e del Ministero dei Veterani della Repubblica di Croazia, insieme ai rispettivi Signori Ministri e agli ufficiali dello Stato Maggiore, dell’Accademia Militare e della Polizia di Stato, accompagnati dal Vescovo, Monsignor Jure Bogdan. Cari amici, siete venuti a Roma in occasione del 20o Anniversario dalla fondazione dell’Ordinariato Militare in Croazia. La benedizione di Dio sia sempre su di voi e sulle vostre famiglie, affinché con la missione affidatavi, possiate portare nella società la speranza e la pace. Saluto altrettanto i pellegrini dall’Eparchia di Križevci, insieme con l’Eparca Nikola Kekić, come pure i fedeli dall’Arcidiocesi di Đakovo-Osijek. Nel vostro impegno quotidiano la misericordia di Dio sia la vostra forza. Di cuore benedico tutti! Siano lodati Gesù e Maria!]

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere i Missionari Verbiti; le Serve di Maria Ministre degli Infermi e le Suore di San Paolo di Chartres. Incoraggio tutti ad essere fedeli a Cristo per far risplendere la gioia del Vangelo.

Saluto i Cresimati della Diocesi di Treviso, accompagnati dall’Arcivescovo, Monsignor Gianfranco Gardin; il pellegrinaggio dei Gruppi del Vangelo della Tenda del Magnificat; gli studenti; le Parrocchie; l’Istituto biochimico italiano; il Complesso bandistico di Casalbordino; l’Associazione Nuova Società Sant’Antonio di Sutri e gli Ex-allievi Rogazionisti.

Porgo un saluto speciale ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la festa di San Marco Evangelista. La sua intercessione vi sostenga nel cammino di fede, affinché, sul suo esempio, possiate diventare uditori e annunciatori del Vangelo di Cristo, testimoniandolo con la vita.


[1] Ecco la preghiera di benedizione, espressiva del significato di quest’olio: «O Dio, sostegno e difesa del tuo popolo, benedici quest’olio nel quale hai voluto donarci un segno della tua forza divina; concedi energia e vigore ai catecumeni che ne riceveranno l’unzione, perché illuminati dalla tua sapienza, comprendano più profondamente il Vangelo di Cristo; sostenuti dalla tua potenza, assumano con generosità gli impegni della vita cristiana; fatti degni dell’adozione a figli, gustino la gioia di rinascere e vivere nella tua Chiesa»: Benedizione degli oli, n. 21.

 
 

 


© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

 


 

LETTURA

At 26, 1-23

La testimonianza resa da Paolo davanti a Erode Agrippa.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni. 1Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così: 2«Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi difendere oggi da tutto ciò di cui vengo accusato dai Giudei, davanti a te, 3che conosci a perfezione tutte le usanze e le questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. 4La mia vita, fin dalla giovinezza, vissuta sempre tra i miei connazionali e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; 5essi sanno pure da tempo, se vogliono darne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione. 6E ora sto qui sotto processo a motivo della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, 7e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. A motivo di questa speranza, o re, sono ora accusato dai Giudei! 8Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti?

9Eppure anche io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno. 10Così ho fatto a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto.11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere.

12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti, 13verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo”. 15E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perséguiti. 16Ma ora àlzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. 17Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando 18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”.

19Perciò, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste, 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione.21Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi. 22Ma, con l’aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null’altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, 23che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti».

 

SALMO

Sal 21 (22)

A te la mia lode, Signore, nell’assemblea dei fratelli.

 

24Lodate il Signore, voi suoi fedeli,

gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe.

26Scioglierò i miei voti

davanti ai suoi fedeli.

28Ricorderanno e torneranno al Signore

tutti i confini della terra. R.


Davanti a te si prostreranno

tutte le famiglie dei popoli.

30A lui solo si prostreranno

quanti dormono sotto terra,

davanti a lui si curveranno

quanti discendono nella polvere. R.


Io vivrò per lui,

31lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

32annunceranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

«Ecco l’opera del Signore!». R.

 

EPISTOLA

1Cor 15, 3-11

Vi ho trasmesso ciò che ho ricevuto: è risorto ed è apparso.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 3a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè

che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture

e che 4fu sepolto

e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture

5e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

 

VANGELO

Gv 15, 26 – 16, 4

Lo Spirito darà testimonianza di me e anche voi date testimonianza.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: 15,26«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

16,1Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto.

Non ve l’ho detto dal principio, perché ero con voi».


 

 

QUINTA DI PASQUA –            I settimana del salterio

 

DOMENICA 29

V DI  PASQUA

8.30  SUORE DEFUNTE dell’ordine compasioniste             serve di Maria

11.15 Pro populo

18.00 GIOVANNA

LUNEDI 30

FERIE

8.10   Celebrazione delle Lodi

8,30   AUGUSTO E LIBERA

18.00 S. MESSA

MARTEDI

1 MAGGIO

S.GIUSEPPE LAVORATORE

8.10   Celebrazione delle Lodi

8.30   S. MESSA

18.00 FAM DELLA MATTIA

MERCOLEDI 2

S. ATANASIO.

8.10   Celebrazione delle Lodi

8.30   S. MESSA

18.00  FAM CANALI, DELLA ROSA,  ZANAZZI

GIOVEDI 3

S.FILIPPO

8.10   Celebrazione delle Lodi

8.30   S. MESSA

18.00 ANGELO, ROCCO, GIUSEPPINA

VENERDI 4

FERIA

8.10   Celebrazione delle Lodi

8.30   PERPETUO SUFFRAGIO

18.00 S. MESSA

SABATO 5

 

8.10   Celebrazione delle Lodi

8.30   EGIDIO

18.00 GIOVANNI

DOMENICA 6

VI DI  PASQUA

8.30   CONFRATELLI E CONSORELLE DEFUNTI DELL’ORDINE COMPASSIONISTI SERVI DI MARIA

11.15 Pro populo

18.00 FELICIANA

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