La Voce del Parroco aprile 2011 - VOTI SUOR Yvette
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Professione religiosa perpetua 6 Marzo 2011
Testimonianza di Suor
Quando Dio chiama…
E’ difficile spiegare cosa si provi nell’iniziare a capire e a far chiarezza nella propria vita, su ciò che probabilmente Dio vorrà da te. Ma dal momento in cui inizia ad esserci una certezza, una strada sicura, “Volontà di Dio”….la situazione si complica! Dio ha la capacità di cambiare tutto di te, di plasmarti (se ti lasci fare), di entrare in te, di offrirti una parola da accogliere a tutti i costi, perché non se ne può fare a meno.
Vengo da una famiglia numerosa, semplice e religiosa con 5 fratelli e una sorella. La famiglia è una parte fondamentale di me e penso anche di ognuno di noi. I nostri genitori ci hanno trasmesso la fede fin da piccoli ed infatti ho avuto il primo desiderio di essere suora quando stavo in III elementare, avendo un’insegnante di religione, suora.
La mia famiglia ha sempre avuto un buon rapporto con i sacerdoti e le suore che sono stati nel nostro paese, un rapporto che ci ha arricchito molto facendo maturare la nostra relazione con il Signore.
Come famiglia abbiamo camminato insieme con lo scopo di rimanere sempre fedeli e uniti con Dio. Ma gli anni passano fino a far scomparire in me, quel desiderio, Arrivata all’adolescenza, come tutte le ragazze. piacevo e mi piacevano i ragazzi della mia stessa età e frequentavo diversi gruppi di amici. Ho trascorso bene quel periodo di crescita cercando di equilibrare queste esperienze con quelle religiose.
Con i miei fratelli, grazie alla giuda della nostra mamma, perché papà lavorava in Manila, siamo rimasti attivi in parrocchia soprattutto nel gruppo dei giovani. Così durante l’ultimo anno di scuola media (I superiore qui in Italia), mia sorella maggiore mi ha affidato il compito di “ coordinatrice dei giovani” un compito non facile, ma ho cercato di coinvolgerne tanti nell’attività parrocchiale.
Ed è stato allora che è ritornato in me il desiderio della vita religiosa.
Un desiderio così forte e grande da darmi il coraggio di dirlo ai miei genitori, in quel momento addolorati e delusi per la decisione di mio fratello maggiore di lasciare il seminario. Per questo mi hanno fatto aspettare due anni e il compimento del mio 18 compleanno, per darmi il loro consenso.
Il 2 maggio 1998 sono entrata nel nostro Istituto.
Ero felice e spaventata nello stesso tempo, ma non immaginavo che il cammino sarebbe stato così lungo. Dopo 4 anni di studi e formazione nelle Filippine, l’8 maggio del 2002 ho emesso la mia prima Professione religiosa e il 2 agosto dello stesso anno sono stata inviata dai miei superiori qui in Italia per continuare la formazione, insieme ad altre sorelle.
Ho lasciato così il mio paese, la mia famiglia, i miei amici, tutto. Un distacco che mi è costato tanto all’inizio e mi ha fatto molto soffrire. Ma poi pian piano ho superato tutto, grazie alle suore che mi hanno sostenuto e non venendo mai meno la fiducia nel Signore. Abbiamo sentito questa mattina le sue parole “In verità in verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o campi o figli per causa mia e del vangelo, che non riceva già ora cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri.. insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà”.
Infatti io mi dico sempre che Dio pensa a tutto.
Sarà Lui che farà gustare ai miei, la stessa felicità che provo io oggi, nonostante le distanze.
Nove anni sono passati da quando ho lasciato le Filippine e la mia famiglia, ma dovunque sono stata, mi sono sentita sempre a casa.
Sono emozioni e sentimenti che sto vivendo anche in questa giornata così speciale per me per voi tutti. Tutti vorrebbero accanto a sé in questi momenti, le persone più care al proprio cuore, le mie non ci sono, ma io ho sentito davvero la presenza della mia famiglia in mezzo a voi e i vostri abbracci sono stati per me i loro. Per questo: Grazie del vostro affetto e della vostra presenza.
Suor Yvette