CONSACRAZIONE CHIESA PARROCCHAILE
Consacrazione della chiesa parrocchiale B.V. Addolorata il San Siro – Milano
Lettera dei frati alla comunita’
Sono passati quarant’anni dalla posa della prima pietra della nostra chiesa parrocchiale ( maggio 1951), e oltre trentacinque ( dicembre 1955) dalla solenne benedizione e inaugurazione.
Sulla catteda di S: Ambrogio si sono succedute eminenti figure di Pastori: il compianto Ildefonso Card. Shuster, che affidava all’ordine dei Servi di Maria la parrocchia nel 1944 e che benediceva la prima pietra dell’erigenda chiesa parrocchiale; a Giovan Battista Montini (poi Papa Paolo VI) spetta a Carlo Maria Card. Martini consacrarla definitivamente a Dio Padre.
In tutti questi anni la chiesa ha sempre piu’ preso la sua caratteristica di luogo sacro.
Gli ultimi lavori l’hanno resa ancora piu’ accogliente.
La consacrazione dara’ il tocco definitivo a suggello della sacralita’ del luogo e dello scopo dell’edificio, nel quale la Comunita’ dei credenti, gia’ consacrati mediante il Battesimo e la fede, si riunisce e trova la sua identita’, in comunione con tutta la chiesa, celebrando l’Eucarestia e cantando le lodi al Signore.
Ci sembra anzitutto doveroso, ricordare qui’ gli oltre cinquanta frati, che dai tempi…missionari della “Gesèta” ai nostri giorni, hanno lavorato in questa comunita’ parrocchiale: molti hanno gia’ avuto la ricompensa dal Signore, tra questi il primo parroco p. Gerardo Vielmo, poi Vescovo dell’Aysen (Cile).
Tutti hanno faticato perche’ qui’ si sviluppasse una Comunita’ veramente degna di questo nome e la chiesa ne fosse il simbolo: luogo di silenzio, di preghiera, di pace, di gioia interiore, dove nascono e prendono vita i sentimenti sacri che animano i nostri cuori: sacra e’ infatti l’esistenza di ogni essere umano, in particolare del cristiano; sacri sono l’amore e l’amicizia; sacra e’ ogni donna portatrice di vita; sacra alla speranza del futuro e’ l’innocenza dei bimbi; mentre la coscienza del vivere nell’immensa realta’ del mistero della vita ci dice che sacra e’ la pace, la verita’ e la giustizia; sacra e’ la bonta’, sacro e’ il dolore e la sua accettazione, sacro e’ il perdono, sacro e’ il rispetto per il creato.
La chiesa ha porte terrestri, ma in essa si puo’ trovare il Cielo, perche’ Dio e’ fra noi, e’ dentro di noi, e il Cielo e’ la sconfinata misura del mistero divino.
Per questo il nostro tempio non risulta mai finito, ma viene costruito e riconsacrato giorno per giorno dalla fede delle persone che qui’ rinnovano la propria esistenza, gettando un ponte tra Cielo e terra, immergendo il proprio umano nel divino.
Un grazie allora alla Divina Provvidenza che, attraverso le vie piu’ impensate, ha chiamato a San Siro i Servi di Maria.
C’era bisogno di “Servi” in mezzo ad un popolo “lavoratore” e “servo”.
“Servi” capaci di servire il popolo.
Ed ecco: il loro prezioso servizio e’ quello di aver costruito per il popolo la casa comune: la chiesa.
Un grazie alla Madre Celeste: Ella ha voluto qui’ promosso il suo culto da dove irradiare la luce agli smarriti, serenita’ ai tristi, speranza ai disperati; pace, amore, Dio a tutti i suoi figli.
Grazie per chi ha reso possibile questa chiesa cosi’ com’e’: per essi noi preghiamo ogni giorno cosi’: “O Signore, degnati retribuire….”
I frati della comunita’