Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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ANNO C VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mt 13, 44-52

Il regno è simile a una rete che raccoglie ogni genere di pesci.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 44«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

ANNO C VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 6, 9-11

Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio: tali eravate anche voi, ma siete stati santificati in Cristo e nello Spirito.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 9non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, 10né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.

ANNO C VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 66 (67)

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

 

2Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

su di noi faccia splendere il suo volto;

3perché si conosca sulla terra la tua via,

la tua salvezza fra tutte le genti. R.

 

4Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

5Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra. R.


7La terra ha dato il suo frutto.

Ci benedica Dio, il nostro Dio,

8ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra. R.

ANNO C VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 66, 18b-23

Verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio: 18«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. 20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore. 22Sì, come i nuovi cieli e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre davanti a me – oracolo del Signore –, così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome. 23In ogni mese al novilunio, e al sabato di ogni settimana, verrà ognuno a prostrarsi davanti a me, dice il Signore».

ANNO C VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mt 10, 40-42

Chi accoglie voi accoglie me.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 40«Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

ANNO C VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 13, 1-8

Praticate l’ospitalità.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 1l’amore fraterno resti saldo. 2Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. 3Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. 4Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio. 5La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò6Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l’uomo? 7Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. 8Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

ANNO C VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 4

Chi spera nel Signore, non resta deluso.

 

2Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!

Nell’angoscia mi hai dato sollievo;

pietà di me, ascolta la mia preghiera.

4Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;

il Signore mi ascolta quando ti invoco. R.

 

5Tremate e più non peccate,

nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.

6Offrite sacrifici legittimi

e confidate nel Signore. R.


7Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,

se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

8Hai messo più gioia nel mio cuore

di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza. R.

 

ANNO C VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

1Re 17, 6-16

Elia, ospitato dalla vedova di Sarepta.

Lettura del primo libro dei Re.

 

In quei giorni. 6I corvi portavano ad Elia pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

7Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra. 8Fu rivolta a lui la parola del Signore: 9«Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». 10Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». 11Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». 12Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». 13Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, 14poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». 15Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. 16La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Lc 6, 27-38

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 27«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. 29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 15, 2-7

Accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 2ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel bene, per edificarlo. 3Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di me4Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. 5E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, 6perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.

7Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio.

ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 118 (119)

Signore, conservo nel cuore le tue parole.

 

9Come potrà un giovane tenere pura la sua via?

Osservando la tua parola.

10Con tutto il mio cuore ti cerco:

non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R.


11Ripongo nel cuore la tua promessa

per non peccare contro di te.

12Benedetto sei ti, Signore:

insegnami i tuoi decreti.

13Con le mie labbra ho raccontato

tutti i giudizi della tua bocca. R.


14Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,

più che in tutte le ricchezze.

15Voglio meditare i tuoi precetti,

considerare le tue vie.

16Nei tuoi decreti è la mia delizia,

non dimenticherò la tua parola. R.

ANNO C V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 56, 1-7

Il mio tempio, casa di preghiera per tutti i popoli.

Lettura del profeta Isaia.

 

1Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». 2Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. 3Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». 4Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che osservano i miei sabati, preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, 5io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. 6Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Pr 9, 1-6

La sapienza ha imbandito la sua tavola: «Mangiate il mio pane, bevete il mio vino».

Lettura del libro dei Proverbi.

 

1La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. 2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. 3Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: 4«Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: 5«Venite, mangiate il mio  pane, bevete il vino che io ho preparato. 6Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza». 

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 6, 51-59

Il pane disceso dal cielo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 51«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

59Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 10, 14-21

Il calice della benedizione, il pane spezzato.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

14Miei cari, state lontani dall’idolatria. 15Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: 16il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. 18Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? 19Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? 20No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

ANNO C IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 33 (34)

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

 

2Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

3Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. R.


6Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

7Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce. R.


8L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

9Gustate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 5, 25-36

Quanti ascolteranno la voce del Figlio di Dio vivranno.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 25«In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. 26Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, 27e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. 28Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 31Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. 32C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 33Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. 35Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. 36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 11, 39  12, 4

Tenete fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 11,39i nostri padri, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: 40Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. 12,1Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,2tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. 3Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. 4Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 32 (33)

Cantate al Signore, acclamate il suo santo nome.

 

3Cantate al Signore un canto nuovo,

con arte suonate la cetra e acclamate,

4perché retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera. R.


12Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

18Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,

su chi spera nel suo amore. R.


20L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

21È in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 43, 24c – 44, 3

Tu mi hai dato molestia con i peccati, ma io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio: 43,24«Tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. 25Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso, e non ricordo più i tuoi peccati. 26Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti. 27Il tuo primo padre peccò, i tuoi intermediari mi furono ribelli. 28Perciò profanai i capi del santuario e ho votato Giacobbe all’anatema, Israele alle ingiurie». 44,1Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele che ho eletto. 2Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti soccorre: «Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn che ho eletto, 3poiché io verserò acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Verserò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri».

ANNO C I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 30, 8-15b

Nella conversione sta la vostra salvezza.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio:

8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro, incidilo sopra un documento, perché resti per il futuro in testimonianza perenne. 9Poiché questo è un popolo ribelle. Sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore. 10Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni» e ai profeti: «Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni! 11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo d’Israele». 12Pertanto dice il Santo d’Israele: «Poiché voi rigettate questa parola e confidate nella vessazione dei deboli e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno,

13ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvvisamente, 14e s’infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna». 15Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d’Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza».

ANNO C I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 50 (51)

Convertici a te, Dio, nostra salvezza.

 

9Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;

lavami e sarò più bianco della neve.

11Distogli lo sguardo dai miei peccati,

cancella tutte le mie colpe. R.


12Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

13Non scacciarmi dalla tua presenza

e non privarmi del tuo santo spirito. R.


14Rendimi la gioia della tua salvezza,

sostienimi con uno spirito generoso.

15Insegnerò ai ribelli le tue vie

e i peccatori a te ritorneranno. R.

ANNO C I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rom 5, 1-11

Riconciliàti per mezzo della morte di Cristo, saremo salvati mediante la sua vita.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 1giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. 7Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. 8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 10Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

ANNO C I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mt 4, 12-17

Dopo l’arresto di Giovanni Gesù comincia a predicare: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. 12Quando il Signore Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

 

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! 16Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. 17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

ANNO C II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 5, 1-7

Israele, la vigna del Signore.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio:

1«Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna

sopra un fertile colle. 2Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi. 3E ora, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. 4Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? 5Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. 6La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. 7Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele; gli abitanti di Giuda sono la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi».

 

ANNO C II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 79 (80)

La vigna del Signore è il suo popolo.

 

9Hai sradicato una vite dall’Egitto,

hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.

12Ha esteso i suoi tralci fino al mare,

e arrivavano al fiume i suoi germogli. R.


15Dio degli eserciti, ritorna!

Guarda dal cielo e vedi

e visita questa vigna,

16proteggi quello che la tua destra ha piantato,

il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.


19Da te mai più ci allontaneremo,

facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

20Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,

fa’ spendere il tuo volto e noi saremo salvi. R.

ANNO C II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Gal 2, 15-20

Abbiamo creduto in Cristo per essere giustificati.

Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.

 

Fratelli, 15noi, che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16sapendo tuttavia che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.

17Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, Cristo è forse ministro del peccato? Impossibile! 18Infatti se torno a costruire quello che ho distrutto, mi denuncio come trasgressore. 19In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, 20e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

ANNO C II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mt 21, 28-32

I due figli inviati nella vigna. È venuto Giovanni e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 28«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. 29Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. 30Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. 31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

ANNO C DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mt 18, 1-10

Guai a chi scandalizza uno solo i questi piccoli!

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. 1I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!

8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.

10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

ANNO C DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

2Cor 4, 17 – 5, 10

Il momentaneo peso della tribolazione ci procura una quantità eterna di gioia.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 4,17il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: 18noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.

5,1Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.2Perciò, in questa condizione, noi gemiamo e desideriamo rivestirci della nostra abitazione celeste 3purché siamo trovati vestiti, non nudi. 4In realtà quanti siamo in questa tenda sospiriamo come sotto un peso, perché non vogliamo essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. 5E chi ci ha fatti proprio per questo è Dio, che ci ha dato la caparra dello Spirito.

6Dunque, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – 7camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, 8siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. 9Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi. 10Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.

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