Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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ANNO C VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 6, 59-69

Signore, a chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. 59Il Signore Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. 60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?63È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». 66Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 67Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

ANNO C VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Ts 1, 2-10

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.

 

Fratelli, 2rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere 3e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. 4Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. 5Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. 6E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, 7così da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. 8Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. 9Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero 10e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

ANNO C VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 104 (105)

Serviremo per sempre il Signore, nostro Dio.

 

4Cercate il Signore e la sua potenza,

ricercate sempre il suo volto.

5Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,

6voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto. R.


7È lui il Signore, nostro Dio:

su tutta la terra i suoi giudizi.

8Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

9dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.


43Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,

i suoi eletti con canti di gioia.

44Ha dato loro le terre delle nazioni

e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,

45perché osservassero i suoi decreti

e custodissero le sue leggi. R.

 

ANNO C VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gs 24, 1-2a. 15b-27

L’assemblea e l’alleanza di Sichem.

Lettura del libro di Giosuè.

 

In quei giorni. 1Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. 2Giosuè disse a tutto il popolo: 15«Sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». 16Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! 17Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. 18Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio». 19Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. 20Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà». 21Il popolo rispose a Giosuè: «No! Noi serviremo il Signore». 22Giosuè disse allora al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelti il Signore per servirlo!». Risposero: «Siamo testimoni!». 23«Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio d’Israele!». 24Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!». 25Giosuè in quel giorno concluse un’alleanza per il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. 26Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio. Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto la quercia che era nel santuario del Signore. 27Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: «Ecco: questa pietra sarà una testimonianza per noi, perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servirà quindi da testimonianza per voi, perché non rinneghiate il vostro Dio».

ANNO C VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 19, 30-35

«Tutto è compiuto». Sangue ed acqua.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. 30Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. 31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

ANNO C VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 8, 6-13a

Gesù mediatore di un’alleanza migliore.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 6Gesù ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse. 7Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra. 8Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco: vengono giorni, dice il Signore, quando io concluderò un’alleanza nuova con la casa d’Israele e con la casa di Giuda. 9Non sarà come l’alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto; poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza, anch’io non ebbi più cura di  loro, dice il Signore. 10E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il  mio popolo. 11Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: «Conosci il Signore!». Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. 12Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati. 13Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima.

ANNO C VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 49 (50)

Ascoltate oggi la voce del Signore.

 

1Parla il Signore, Dio degli dèi,

convoca la terra da oriente a occidente.

2Da Sion, bellezza perfetta,

Dio risplende. R.


3Viene il nostro Dio e non sta in silenzio;

davanti a lui un fuoco divorante,

intorno a lui si scatena la tempesta.

4Convoca il cielo dall’alto

e la terra per giudicare il suo popolo. R.


5«Davanti a me riunite i miei fedeli,

che hanno stabilito con me l’alleanza

offrendo un sacrificio».

6I cieli annunciano la sua giustizia:

è Dio che giudica. R.

ANNO C VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Es 24, 3-18

Mosè stabilisce nel sangue l’alleanza tra Dio e il popolo.

Lettura del libro dell’Esodo.

 

In quei giorni. 3Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». 4Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. 5Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. 6Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare.7Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». 8Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».

9Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d’Israele. 10Essi videro il Dio d’Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffìro, limpido come il cielo. 11Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e poi mangiarono e bevvero.

12Il Signore disse a Mosè: «Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli». 13Mosè si mosse con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di Dio. 14Agli anziani aveva detto: «Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco, avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a loro».

15Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. 16La gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. 17La gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. 18Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

ANNO C V DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Lc 13, 23-29

Vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno di Dio.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. 23Un tale chiese al Signore Gesù: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete.Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio».

ANNO C V DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 4, 16-25

Eredi si diventa in virtù della fede. Abramo è padre di tutti noi.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 16eredi si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – 17come sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.

18Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza29Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di Sara. 20Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,21pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. 22Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.

23E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato24ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore,25il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

ANNO C V DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 27 (28)

Il Signore, ascolta sempre la voce della mia supplica.

 

2Ascolta la voce della mia supplica,

quanto a te grido aiuto,

quando alzo le mie mani

verso il tuo santo tempio. R.


6Sia benedetto il Signore,

che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.

7Il Signore è mia forza e mio scudo,

in lui ha confidato il mio cuore.

Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,

con il mio canto voglio rendergli grazie. R.


8Forza è il Signore per il suo popolo,

rifugio di salvezza per il suo consacrato.

9Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,

sii loro pastore e sostegno per sempre. R.

 

ANNO C V DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 18, 1-2a. 16-33

La trattativa di Abramo a favore di Sòdoma.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 1Il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. 2Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui.

16Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall’alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. 17Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, 18mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? 19Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». 20Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

22Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. 23Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». 27Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere:28forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». 29Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

33Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

ANNO C IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mt 5, 21-24

Non uccidere. Ma io vi dico: nessuno si adiri con il proprio fratello.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 21«Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

23Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».

ANNO C IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 11, 1-6

Senza fede è impossibile essere graditi a Dio: per fede Abele offrì un sacrificio migliore di quello di Caino.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 1la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. 2Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.

3Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall’invisibile ha preso origine il mondo visibile.

4Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.

5Per fede, Enoc fu portato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima di essere portato altrove, egli fu dichiarato persona gradita a Dio. 6Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano.

ANNO C IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 49 (50)

Sacrificio gradito al Signore è l’amore per il fratello.

 

1Parla il Signore, Dio degli dèi,

convoca la terra da oriente a occidente.

8«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,

i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti». R.

 

16Al malvagio Dio dice:

«Perché vai ripetendo i miei decreti

e hai sempre in bocca la mia alleanza,

17tu che hai in odio la disciplina

e le mie parole ti getti alle spalle? R.


20Ti siedi, parli contro il tuo fratello,

getti fango contro il figlio di tua madre.

21Hai fatto questo e io dovrei tacere?

Forse credevi che io fossi come te!

Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa». R.

ANNO C IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 4, 1-16

Abele e Caino.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 1Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». 2Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.

3Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, 4mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? 7Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».

8Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». 10Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. 12Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». 13Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. 14Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». 15Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. 16Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.

ANNO C III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mt 1, 20b-24b

Maria darà alla luce un figlio e questi salverà il popolo dai suoi peccati.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. 20apparve in sogno a Giuseppe un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». 22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:  23Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore

ANNO C III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 5, 18-21

Per un solo uomo la condanna, per Uno solo la giustificazione.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 18come per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita.19Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

20La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. 21Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

ANNO C III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 129 (130)

Il Signore è bontà e misericordia.

 

1Dal profondo a te grido, o Signore;

2Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica. R.


3Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

4Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore. R.


5Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

6L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 3, 1-20

La caduta e la condanna. Eva, madre di tutti i viventi.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 1Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?».2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

8Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». 10Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». 11Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». 12Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». 13Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». 14Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». 16Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà». 17All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. 18Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. 19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!». 20L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

ANNO C II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mt 6, 25-33

Non preoccupatevi di quello che mangerete. Cercate il regno.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù ammaestrava le folle dicendo: 25«Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta».

ANNO C II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 8, 18-25

La creazione, sottoposta alla caducità, geme nelle doglie.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 18ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. 23Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? 25Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

ANNO C II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 135 (136)

1Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

 

2Rendete grazie al Dio degli dèi,

perché il suo amore è per sempre.

3Rendete grazie al Signore dei signori,

perché il suo amore è per sempre.

4Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,

perché il suo amore è per sempre. R.


5Ha creato i cieli con sapienza,

perché il suo amore è per sempre.

6Ha disteso la terra sulle acque,

perché il suo amore è per sempre.

7Ha fatto le grandi luci:

perché il suo amore è per sempre. R.


8Il sole, per governare il giorno,

perché il suo amore è per sempre.

9La luna e le stelle, per governare la notte,

perché il suo amore è per sempre. R.

 

ANNO C II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Sir 18, 1-2. 4-9a. 10-13

Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.

Lettura del libro del Siracide.

 

1Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo. 2Il Signore soltanto è riconosciuto giusto. 4A nessuno è possibile svelare le sue opere e chi può esplorare le sue grandezze? 5La potenza della sua maestà chi potrà misurarla? Chi riuscirà a narrare le sue misericordie? 6Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,

non è possibile scoprire le meraviglie del Signore. 7Quando l’uomo ha finito, allora comincia, quando si ferma, allora rimane perplesso. 8Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? 9Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti. 10Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia, così questi pochi anni in un giorno dell’eternità. 11Per questo il Signore è paziente verso di loro ed effonde su di loro la sua misericordia. 12Vede e sa che la loro sorte è penosa, perciò abbonda nel perdono. 13La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo, la misericordia del Signore ogni essere vivente. Egli rimprovera, corregge, ammaestra e guida come un pastore il suo gregge.

ANNO C I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 14, 21-26

Nel mio nome il Padre manderà lo Spirito Santo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: 21«Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

22Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». 23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

ANNO C I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 12, 2-6

Nessuno può dire «Gesù è il Signore!» se non sotto l’azione dello Spirito Santo.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 2voi sapete che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. 3Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: «Gesù è anàtema!»; e nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.

4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.

ANNO C I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 104 (105)

Il Signore è fedele alla sua parola.

 

4Cercate il Signore e la sua potenza,

ricercate sempre il suo volto.

5Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e giudizi della sua bocca,

6voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto. R.


7È lui il Signore, nostro Dio:

su tutta la terra i suoi giudizi.

8Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

9dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.


43Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,

i suoi eletti con canti di gioia.

44Ha dato loro le terre delle nazioni

e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,

45perché osservassero i suoi decreti

e custodissero le sue leggi. R.

 

ANNO C I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 18, 1-10a

I tre angeli a Mamre

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 1Il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. 2Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. 4Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. 5Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».

6Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». 7All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.

9Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». 10Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

ANNO C DOMENICA DI PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 14, 15-20

Lo Spirito della verità sarà in voi. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: 15«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi».

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