Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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ANNO B V DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 4, 3-12

Abramo, padre dei circoncisi e di tutti i non circoncisi che credono.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 3che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia4A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; 5a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. 6Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: 7Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; 8beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato! 9Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. 10Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima.11Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia 12ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.

ANNO B V DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 104 (105)

Cercate sempre il volto del Signore.

 

5Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,

6voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto.

7È lui il Signore, nostro Dio:

su tutta la terra i suoi giudizi. R.


8Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

9dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.


11«Ti darò il paese di Canaan

come parte della vostra eredità».

12Quando erano in piccolo numero,

pochi e stranieri in quel luogo,

14non permise che alcuno li opprimesse

e castigò i re per causa loro. R.

ANNO B IV DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mt 22, 1-14

Il banchetto delle nozze del figlio del re.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore 1Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

ANNO B IV DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 6, 9-12

Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 9non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomìti, 10né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.

12«Tutto mi è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Sì, ma non mi lascerò dominare da nulla.

ANNO B IV DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 32 (33)

Il Signore regna su tutte le nazioni.

 

10Il Signore annulla i disegni delle nazioni,

rende vani i progetti dei popoli.

11Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,

i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.


12Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

13Il Signore guarda dal cielo:

egli vede tutti gli uomini. R.


14Dal trono dove siede

scruta tutti gli abitanti della terra,

15lui, che di ognuno ha plasmato il cuore

e ne comprende tutte le opere.

ANNO B IV DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 18, 17-21; 19, 1. 12-13. 15. 23-29

La condanna di Sòdoma e Gomorra.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 18,17 Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, 18mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? 19Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». 20Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

19,1I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.

12Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. 13Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandato a distruggerli».

15Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città».

23Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, 24quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. 25Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.

27Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; 28contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.

29Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

ANNO B III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Gn 2, 18-25

La creazione della coppia.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. 18Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». 19Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. 21Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. 22Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. 23Allora l’uomo disse:

«Questa volta

è osso dalle mie ossa,

carne dalla mia carne.

La si chiamerà donna,

perché dall’uomo è stata tolta».

24Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.

25Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.

ANNO B III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mc 10, 1-12

L’indissolubilità del matrimonio.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

 

In quel tempo. 1Partito di là, il Signore Gesù venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. 2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». 5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 8e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. 9Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». 10A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

ANNO B III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Ef 5, 21-33

Amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

 

Fratelli, 21nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: 22le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.

25E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, 27e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. 29Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

ANNO B III DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 8

Mirabile è il tuo nome, Signore, su tutta la terra.

 

2O Signore, Signore nostro,

quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

3con la bocca di bambini e di lattanti:

per ridurre al silenzio nemici e ribelli. R.


4Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissato,

5che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,

il figlio dell’uomo, perché te ne curi? R.


6Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,

di gloria e di onore lo hai coronato.

7Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi:

8tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna. R.

ANNO B II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Sir 16, 24-30

Nella creazione del Signore le sue opere sono dal principio.

Lettura del libro del Siracide.

 

24Ascoltami, figlio, e impara la scienza,

e nel tuo cuore tieni conto delle mie parole.

25Manifesterò con ponderazione la dottrina,

con cura annuncerò la scienza.

26Quando il Signore da principio creò le sue opere,

dopo averle fatte ne distinse le parti.

27Ordinò per sempre le sue opere

e il loro dominio per le generazioni future.

Non soffrono né fame né stanchezza

e non interrompono il loro lavoro.

28Nessuna di loro urta la sua vicina,

mai disubbidiranno alla sua parola.

29Dopo ciò il Signore guardò alla terra

e la riempì dei suoi beni.

30Ne coprì la superficie con ogni specie di viventi

e questi ad essa faranno ritorno.

Parola di Dio.

ANNO B II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 1, 16-21

Le perfezioni di Dio si possono contemplare nella creazione.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 16io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. 17In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrà.

18Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. 20Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute. Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa 21perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata.

ANNO B II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 148

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli.

 

2Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,

lodatelo, voi tutte, sue schiere.

3Lodatelo, sole e luna,

lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. R.


4Lodatelo, cieli dei cieli,

voi, acque al di sopra dei cieli.

5Lodino il nome del Signore,

perché al suo comando sono stati creati. R.


7Lodate il Signore dalla terra,

mostri marini e voi tutti, abissi,

8fuoco e grandine, neve e nebbia,

vento di bufera che esegue la sua parola. R.


9Monti e voi tutte, colline,

alberi da frutto e voi tutti, cedri,

10voi, bestie e animali domestici,

ANNO B I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 15, 24-27

Vi manderò lo Spirito che procede dal Padre.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: 24«Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.

26Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio».

ANNO B I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 8, 1-9b

Lo Spirito di Dio, che dà vita in Gesù Cristo, ci ha liberati dalla legge del peccato.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 1non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. 2Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, 4perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

5Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. 6Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. 7Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. 8Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.

9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.

ANNO B I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 62 (63)

Ti ho cercato, Signore, per contemplare la tua gloria.

 

2O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco,

ha sete di te l’anima mia,

desidera te la mia carne

in terra arida, assetata, senz’acqua.

3Così nel santuario ti ho contemplato,

guardando la tua potenza e la tua gloria. R.


4Poiché il tuo amore vale più della vita,

le mie labbra canteranno la tua lode.

5Così ti benedirò per tutta la vita:

nel tuo nome alzerò le mie mani. R.


6Come saziato dai cibi migliori,

con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

7Quando nel mio letto di te mi ricordo

e penso a te nelle veglie notturne,

8a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali. R.

ANNO B I DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

Es 33, 18-23; 34, 5-7a

Mosè contempla la gloria di Dio.

Lettura del libro dell’Esodo.

 

In quei giorni. 33,18Mosè disse al Signore: «Mostrami la tua gloria!». 19Rispose: «Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia». 20Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. 23Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere».

34,5Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. 6Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, 7che conserva il suo amore per mille generazioni».

ANNO B DOMENICA DI PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Gv 14, 15-20

Lo Spirito della verità sarà in voi. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: 15«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi».

ANNO B DOMENICA DI PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 12, 1-11

Nessuno può dire «Gesù è il Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

1Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell’ignoranza. 2Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. 3Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: «Gesù è anàtema!»; e nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.

4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

ANNO B DOMENICA DI PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 103 (104)

Del tuo Spirito, Signore, è piena la terra.

 

 

1Benedici il Signore, anima mia!

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

24Quante sono le tue opere, Signore!

La terra è piena delle tue creature. R.


29Togli loro il respiro: muoiono,

e ritornano nella loro polvere.

30Mandi il tuo spirito, sono creati,

e rinnovi la faccia della terra. R.


31Sia per sempre la gloria del Signore;

gioisca il Signore delle sue opere.

34A lui sia gradito il mio canto,

io gioirò nel Signore. R. 

ANNO B DOMENICA DI PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

At 2, 1-11

La Pentecoste.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

1Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, i discepoli si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

5Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? 8E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

ANNO B DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE - SALMO

SALMO

Sal 138 (139)

Signore, tu conosci tutte le mie vie.

 

 1Signore, tu mi scruti e mi conosci,

3ti sono note tutte le mie vie.

13Sei tu che hai formato i miei reni

e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. R.


14Io ti rendo grazie:

hai fatto di me una meraviglia stupenda;

meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente l’anima mia. R.


15Non ti erano nascoste le mie ossa

quando venivo formato nel segreto,

ricamato nelle profondità della terra. R.


16Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;

erano tutti scritti nel tuo libro

i giorni che furono fissati

quando ancora non ne esisteva uno. R.


17Quanto profondi per me i tuoi pensieri,

quanto grande il loro numero, o Dio!

18Se volessi contarli, sono più della sabbia.

Mi risveglio e sono ancora con te. R.

 

ANNO B DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE- LETTURA

LETTURA

At 1, 15-26

L’elezione di Mattia.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni 15Pietro si alzò in mezzo ai fratelli – il numero delle persone radunate era di circa centoventi – e disse: 16«Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. 17Egli infatti era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. 18Giuda dunque comprò un campo con il prezzo del suo delitto e poi, precipitando, si squarciò e si sparsero tutte le sue viscere. 19La cosa è divenuta nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e così quel campo, nella loro lingua, è stato chiamato Akeldamà, cioè “Campo del sangue”. 20Sta scritto infatti nel libro dei Salmi:

La sua dimora diventi deserta

e nessuno vi abiti,

e il suo incarico lo prenda un altro.

21Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, 22cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione».

23Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. 24Poi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto 25per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava». 26Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

ANNO B DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE - VANGELO

VANGELO

Gv 17, 11-19

Padre, consacrali nella verità!

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Padre, 11io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.

12Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. 13Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; 19per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

ANNO B DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Tm 3, 14-16

La Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Timòteo.

 

Carissimo, 14ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; 15ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. 16Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità:

egli fu manifestato in carne umana

e riconosciuto giusto nello Spirito,

fu visto dagli angeli

e annunciato fra le genti,

fu creduto nel mondo

ed elevato nella gloria.

ANNO B VI DI PASQUA - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 15, 3-11

Vi ho trasmesso ciò che ho ricevuto: è risorto ed è apparso.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 3a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè

che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture

e che 4fu sepolto

e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture

5e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

ANNO B VI DI PASQUA - VANGELO

VANGELO

Gv 15, 26 – 16, 4

Lo Spirito darà testimonianza di me e anche voi date testimonianza.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: 15,26«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

16,1Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto.

Non ve l’ho detto dal principio, perché ero con voi».

ANNO B VI DI PASQUA - SALMO

SALMO

Sal 21 (22)

A te la mia lode, Signore, nell’assemblea dei fratelli.

 

24Lodate il Signore, voi suoi fedeli,

gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe.

26Scioglierò i miei voti

davanti ai suoi fedeli.

28Ricorderanno e torneranno al Signore

tutti i confini della terra. R.


Davanti a te si prostreranno

tutte le famiglie dei popoli.

30A lui solo si prostreranno

quanti dormono sotto terra,

davanti a lui si curveranno

quanti discendono nella polvere. R.


Io vivrò per lui,

31lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

32annunceranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

«Ecco l’opera del Signore!». R.

ANNO B VI DOMENICA DI PASQUA - LETTURA

LETTURA

At 26, 1-23

La testimonianza resa da Paolo davanti a Erode Agrippa.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni. 1Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così: 2«Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi difendere oggi da tutto ciò di cui vengo accusato dai Giudei, davanti a te, 3che conosci a perfezione tutte le usanze e le questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. 4La mia vita, fin dalla giovinezza, vissuta sempre tra i miei connazionali e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; 5essi sanno pure da tempo, se vogliono darne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione. 6E ora sto qui sotto processo a motivo della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, 7e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. A motivo di questa speranza, o re, sono ora accusato dai Giudei! 8Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti?

9Eppure anche io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno. 10Così ho fatto a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto.11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere.

12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti, 13verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo”. 15E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perséguiti. 16Ma ora àlzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. 17Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando 18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”.

19Perciò, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste, 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione.21Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi. 22Ma, con l’aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null’altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, 23che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti».

ANNO B V DOMENICA DI PASQUA - LETTURA

LETTURA

At 7, 2-8. 11-12a. 17. 20-22. 30-34. 36-42a. 44-48a. 51-54

La testimonianza alla storia della salvezza in Cristo resa da Stefano davanti al sinedrio.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni. 2Stefano rispose: «Fratelli e padri, ascoltate: il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo quando era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Carran, 3e gli disse: Esci dalla tua terra e dalla tua gente e vieni nella terra che io ti indicherò4Allora, uscito dalla terra dei Caldei, si stabilì in Carran; di là, dopo la morte di suo padre, Dio lo fece emigrare in questa terra dove voi ora abitate. 5In essa non gli diede alcuna proprietà, neppure quanto l’orma di un piede e, sebbene non avesse figli, promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui6Poi Dio parlò così: La sua discendenza vivrà da straniera in terra altrui, tenuta in schiavitù e oppressione per quattrocento anni. 7Ma la nazione di cui saranno schiavi, io la giudicherò – disse Dio – e dopo ciò usciranno e mi adoreranno in questo luogo. 8E gli diede l’alleanza della circoncisione. E così Abramo generò Isacco e lo circoncise l’ottavo giorno e Isacco generò Giacobbe e Giacobbe i dodici patriarchi. 11Su tutto l’Egitto e su Canaan vennero carestia e grande tribolazione e i nostri padri non trovavano da mangiare. 12Giacobbe, avendo udito che in Egitto c’era del cibo, vi inviò i nostri padri.

17Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto. 20In quel tempo nacque Mosè, ed era molto bello. Fu allevato per tre mesi nella casa paterna 21e, quando fu abbandonato, lo raccolse la figlia del faraone e lo allevò come suo figlio. 22Così Mosè venne educato in tutta la sapienza degli Egiziani ed era potente in parole e in opere.

30Passati quarant’anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. 31Mosè rimase stupito di questa visione e, mentre si avvicinava per vedere meglio, venne la voce del Signore: 32Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Tutto tremante, Mosè non osava guardare. 33Allora il Signore gli disse: Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa. 34Ho visto i maltrattamenti fatti al mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli. Ora vieni, io ti mando in Egitto.

36Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nella terra d’Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto per quarant’anni. 37Egli è quel Mosè che disse ai figli d’Israele: Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me38Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l’angelo, che gli parlava sul monte Sinai, e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da trasmettere a noi. 39Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero e in cuor loro si volsero verso l’Egitto, 40dicendo ad Aronne: “Fa’ per noi degli dèi che camminino davanti a noi, perché a questo Mosè, che ci condusse fuori dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. 41E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono un sacrificio all’idolo e si rallegrarono per l’opera delle loro mani. 42Ma Dio si allontanò da loro e li abbandonò al culto degli astri del cielo.

44Nel deserto i nostri padri avevano la tenda della testimonianza, come colui che parlava a Mosè aveva ordinato di costruirla secondo il modello che aveva visto. 45E dopo averla ricevuta, i nostri padri con Giosuè la portarono con sé nel territorio delle nazioni che Dio scacciò davanti a loro, fino ai tempi di Davide. 46Costui trovò grazia dinanzi a Dio e domandò di poter trovare una dimora per la casa di Giacobbe; 47ma fu Salomone che gli costruì una casa. 48L’Altissimo tuttavia non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo.

51Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. 52Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, 53voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».

54All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

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