Vangelo di domenica 02 GIUGNO 2013 ed audio Omelia Don Riccardo
ANNO C II DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO VANGELO Mt 6, 25-33 Non preoccupatevi di quello che mangerete. Cercate il regno. Lettura del Vangelo secondo Matteo. In quel tempo. Il Signore Gesù ammaestrava le folle dicendo: 25«Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta».
AUDIO VANGELO
AUDIO OMELIA
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Pare che con INTERNET EXPLORER 10 i problemi sembrano risolti
TESTO OMELIA
OMELIA DI DOMENICA 2.6.2013 – “Non preoccupatevi” – don Riccardo
Oggi Gesu’ ci dice di non avere preoccupazioni e lo dice a tutti noi qui presenti oggi.
E debbo ammettere che – prima di incontrare Gesu’ – avevo anch’io come tutti i ragazzi, le mie “preoccupazioni”.
Chi mi conosce – come i catechisti ad esempio – sa quali sono le cose chi mi piacciono di piu’ o che faccio piu’ volentieri…come ad esempio suonare uno strumento, come l’armonica che ho in mano…
Ma piu’ che suonare l’armonica, avevo questa grande preoccupazione: diventare un grande musicista. E lo speravo con tutto il cuore.
Suonavo…accompagnavo un coro…cantavo…e il mio sogno era quello di essere, un giorno, famoso.
E poi ne avevo un’altra – di quelle preoccupazioni del Vangelo – ed erano le magliette, quelle belle comode…e a chi non piace mettere una maglietta piuttosto che la camicia, sia voi ragazzi, che voi adulti?
Bene…quando avevo la vostra eta’ fino alle superiori, ho sempre messo magliette – e mi piacevano da matti soprattutto quelle colorate – tant’e’ vero che, se vado a casa dei miei genitori, ne trovo ancora una marea.
Ma poi quando ho deciso di seguire Gesu’ e sono entrato in Seminario, mi hanno detto: guarda che da oggi devi indossare tutti i giorni la camicia.
E la mia preoccupazione e’ aumentata pensando a tutte quelle magliette che avevo comprato in tutti questi anni…e anche alla scomodita’ che hanno le camicie (e chi mi conosce sa che, appena indossata una, slaccio i bottoni del collo e mi tiro su le maniche). Per fortuna che ci sono momenti, quando si gioca in oratorio o si va in gita con i ragazzi che posso ancora mettermele…
Bene – di tutte queste preoccupazioni – che ognuno di noi ha: cosa diventerà nella vita, cosa indossera’ ecc…Gesu’ dice: “Non preoccupatevi!”. E lo dice a tutti, ragazzi e adulti.
E aggiunge…”Cercate piuttosto il Regno di Dio”.
- Ma cos’e’ “il Regno di Dio”?
Andiamo a “cercarlo”: ho pensato alla storia di Gesu’ e a quel che ha fatto; e fondamentalmente ha fatto 2 cose che sono importantissime.
- La prima e’ quella che voleva un gran bene alle persone che incontrava…e allora vedeva un malato e gli ridava la salute; vedeva una persona che aveva sbagliato, che aveva fatto tanti errori nella sua vita, e la perdonava; oppure vedeva gente – come gli apostoli che non sapevano pescare, perchè prendevano pochi pesci – e gli dice: venite dietro a me.
Quindi – prima di tutto – Gesu’ voleva bene… - La seconda e’ questa: Gesu’ si faceva anche volere bene…C’e’ un episodio bellissimo nel Vangelo in cui una donna (che non faceva poi un grande mestiere) gli cosparge i piedi con un profumo che costava tantissimo e poi glieli asciugava con i suoi capelli.
Questo per dirgli: Gesu’ ti voglio bene.
Dunque Gesu’ faceva queste due cose:
- voleva bene agli altri
- si faceva volere bene
E allora “cercare il regno di Dio“– per i ragazzi, i giovani e gli adulti – vuol dire cercare delle persone speciali, che Dio ci mette accanto, alle quali voler bene e dalle quali ricevere del bene.
A questo punto, abbiamo bisogno di una lente di ingrandimento – perche’ nella vita non ci accorgiamo – ma dobbiamo andare alla ricerca di chi, Dio, ci ha messo accanto.
Alla ricerca di quelle persone speciali che Dio mette proprio accanto a noi.
Puo’ succedere di tutto…
- Puo’ succedere che si prometta fedelta’ ad una persona…ma poi dire: non ce l’ho fatta…
- Puo’ succedere che si dica ad una persona: “sarai mio amico per sempre”…e poi ci troviamo incapaci di perdonare…
- Puo’ succedere di dire: “io saro’ una persona onesta”…e poi dire: “non ce la faccio”…
Puo’ succedere di tutto…Dio non smette di metterci accanto, in ogni situazione della vita, persone speciali per noi; alle quali voler bene e dalle quali ricevere del bene.
E stamattina mi e’ successa proprio questa cosa: stavo camminando qui intorno – in questa bella giornata di sole, dopo tanta pioggia – quando mi telefona un amico, che non sentivo da tantissimo tempo. E che non voleva che gli facessi un piacere o che gli risolvessi un problema…no! Voleva sapere come stavo…solo come stavo…
Dio con noi fa cosi’: ci mette persone accanto, quando meno ce lo aspettiamo che sono importanti per noi e che ci aiutano a cercare Lui.
Un’ultima cosa: proviamo a paragonare la nostra vita a quella di un gabbiano (a chi non piacciono i gabbiani?)…ma ad un gabbiano che ha un’ala sola…
E se fossimo un gabbiano “con un’ala sola” e la nostra vita e’ volare, ci dovremmo chiedere:
ma chi ce la mette l’altra? Ce la mette Gesù..
Questo per dire: da soli, voleremmo un po’ monchi, cadremmo spesso…ma con l’altra ala di Gesù potremmo volare sicuri sul mare.
E anche se dovessimo sbagliare nella nostra vita, anche se ci capitasse di essere tristi, per alcune scelte fatte, l’ala di Gesù (queste persone speciali che ci mette accanto) può farci riprendere il volo.