Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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Cardinale

Habemus Papam

E' stato eletto PAPA .........             FRANCESCO  Jorge Mario Bergoglio 

LETTERA DEL CARDINALE SCOLA SULLE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI

Carissime sorelle, carissimi fratelli in Cristo Gesù nostro Signore, di fronte all'inaspettato ed umile gesto di rinuncia al Pontificato da parte di Benedetto XVI non sono importanti i sentimenti che, sul momento, hanno occupato il nostro cuore. Conta la limpidezza del gesto di fede e di testimonianza del nostro caro Papa. Esso si è subito imposto, a noi e a tutto il mondo. È impossibile non rievocare con speciale gratitudine il dono della Visita di Benedetto XVI alla nostra Diocesi in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. In quei giorni siamo stati veramente confermati nella fede dal Successore di Pietro: la sua presenza tra noi è stata il segno visibile della vicinanza di Dio al Suo popolo. Anche attraverso questa Sua decisione, presa in coscienza davanti a Dio, in totale libertà e motivata unicamente dal bene della. Chiesa, Benedetto XVI continua a confermare la nostra fede. Nell'Udienza generale del 13 febbraio scorso, Egli ha ribadito che «la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura». La testimonianza del Papa ci ha mostrato che cosa sia una vita piena, capace di stare di fronte a Gesù, destino dell'uomo. A ciascuno personalmente e a tutti noi insieme tocca ora la responsabilità di accompagnare il Collegio dei Cardinali nell'accogliere l'iniziativa dello Spirito Santo per la scelta del nuovo Papa. Siamo all'inizio della Santa Quaresima: dedichiamoci con più energia alla preghiera personale, familiare e comunitaria. Vigiliamo sull'uso del nostro tempo, dando spazio a gesti di penitenza e di carità che dispongano il nostro cuore alla grazia redentrice di Cristo. Raccomando in modo particolare la recita quotidiana del Santo Rosario, la confessione e, nella misura del possibile, la partecipazione ad un gesto liturgico infrasettimanale. «Pietro ed Ambrogio, una sola fede»: è questa la fonte della nostra fiducia

Giornata diocesana di «Avvenire» Milano, 18 novembre 2012

Giornata diocesana di «Avvenire»

Milano, 18 novembre 2012

 

La giornata del quotidiano «Avvenire» si pone per la Diocesi di Milano come opportunità di riflessione sulle modalità di accesso all’informazione dei singoli, delle famiglie e delle comunità cristiane rispetto a ciò che accade nel proprio territorio e nel mondo, nella società e nella Chiesa.

Informarsi in modo corretto è una responsabilità fondamentale dell’uomo, tanto più per il cristiano: non deve essere un atto dettato da mera curiosità perché, come spiega Inter mirifica, il decreto del Concilio Vaticano ii sugli strumenti della comunicazione sociale “la pubblica e tempestiva comunicazione degli avvenimenti e dei fatti offre ai singoli uomini quella più adeguata e costante conoscenza, che permette loro di contribuire efficacemente al bene comune e di promuovere tutti insieme più agevolmente la prosperità e il progresso di tutta la società” (Inter mirifica, 5).

Il diffuso affievolirsi della passione e dell’impegno per il bene comune è conseguenza anche di una cattiva informazione: spesso, infatti, si dedica poco tempo a documentarsi sull’attualità e sulle sue dinamiche. Anziché lasciarsi interpellare da quell’urgenza e da quel bisogno del bene che una cronaca sapiente e onesta può evidenziare, si preferisce farsi intorpidire dai titoli sensazionalistici, da una comunicazione emotiva, superficiale, legata ad aspetti marginali dell’esistenza.

 

Il quotidiano «Avvenire», invece, aiuta il cittadino, prima che il cristiano, a farsi carico del proprio tempo e di ogni fratello uomo, specie di coloro che hanno una parola autentica da condividere ma a cui non è data “voce”: una situazione in cui spesso si trovano anche la Chiesa, i suoi pastori, il Pontefice, i laici cristiani impegnati nella comunità cristiana e in ogni ambito della società.

Il servizio di «Avvenire» è insostituibile anche per questo: in quale altro modo – oltre all’esperienza diretta che ciascuno fa nella propria comunità – si potrebbe conoscere la vita della Chiesa? “L’Anno della fede sarà anche un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità”, ci ricorda Benedetto xvi (Porta fidei, 14). Una testimonianza che ciascuno è chiamato a offrire con la propria esistenza ma che può essere raccontata dai media come già accade sulle pagine del nostro quotidiano: per infondere speranza, per divenire esempio a beneficio di molti.

 

C’è un’ulteriore ragione per la quale domando ai sacerdoti e ai laici di promuovere con generosità «Avvenire», almeno nei giorni festivi: la presenza del settimanale «Milano 7», strumento per conoscere la vitalità della nostra Chiesa, per seguire le tappe del cammino diocesano e per mostrare l’intraprendenza delle comunità.

Non da ultimo, «Avvenire» mi consente di raggiungervi e offrirvi qualche mia parola, come ad esempio avverrà lungo tutto questo Avvento con la pubblicazione sul quotidiano delle omelie che terrò in Duomo la domenica, che potranno così essere condivise anche da chi non potrà ascoltarle di persona.

 

A tutti auguro un fruttuoso cammino di Avvento incontro al “Dio vicino”.

 

+ Angelo Card. Scola

Arcivescovo di Milano 

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