Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

Piazza Esquilino, 1 - 20148 Milano - tel 02.4076944 - 02.48701046

JEvents Calendar

Gennaio 2025
D L M M G V S
29 30 31 1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31 1

Ricerca nel Sito

JEvents Filter

Login

Letture

ANNO A V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 17 (18)

Amo il Signore e ascolto la sua parola.

 

1Ti amo, Signore, mia forza,

2Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,

mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;

mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. R.


29Signore, tu dai luce alla mia lampada;

il mio Dio rischiara le mie tenebre.

30Con te mi getterò nella mischia,

con il mio Dio scavalcherò le mura. R.


50Per questo, Signore, ti loderò tra le genti

e canterò inni al tuo nome.

51Egli concede al suo re grandi vittorie,

si mostra fedele al suo consacrato,

a Davide e alla sua discendenza per sempre. R.

ANNO A V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Dt 6, 4-12

Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore.

Lettura del libro del Deuteronomio.

 

In quei giorni. Mosè disse:

4«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. 5Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. 6Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. 7Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

10Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, 11case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile».

ANNO A IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 6, 24-35

Il pane disceso dal cielo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. 24Quando la folla vide che il Signore Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

26Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». 29Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

30Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

ANNO A IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Eb 9, 1-12

Il sacrificio che ci procura una redenzione eterna.

Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, 1anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno. 2Fu costruita infatti una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta; essa veniva chiamata il Santo. 3Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata Santo dei Santi, con 4l’altare d’oro per i profumi e l’arca dell’alleanza tutta ricoperta d’oro, nella quale si trovavano un’urna d’oro contenente la manna, la verga di Aronne, che era fiorita, e le tavole dell’alleanza. 5E sopra l’arca stavano i cherubini della gloria, che stendevano la loro ombra sul propiziatorio. Di queste cose non è necessario ora parlare nei particolari.

6Disposte in tal modo le cose, nella prima tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrare il culto; 7nella seconda invece entra solamente il sommo sacerdote, una volta all’anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per quanto commesso dal popolo per ignoranza. 8Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era stata ancora manifestata la via del santuario, finché restava la prima tenda. 9Essa infatti è figura del tempo presente e secondo essa vengono offerti doni e sacrifici che non possono rendere perfetto, nella sua coscienza, colui che offre: 10si tratta soltanto di cibi, di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni carnali, valide fino al tempo in cui sarebbero state riformate.

11Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione.12Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.

ANNO A IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 76 (77)

Vieni, Signore, a salvare il tuo popolo.

 

2Nel giorno della mia angoscia io cerco il Signore,

nella notte le mie mani sono tese e non si stancano;

l’anima mia rifiuta di calmarsi.

3Mi ricordo di Dio e gemo,

medito e viene meno il mio spirito. R.


6Ripenso ai giorni passati,

ricordo gli anni lontani.

7Un canto nella notte mi ritorna nel cuore:

medito e il mio spirito si va interrogando. R.


8Forse il Signore ci respingerà per sempre,

non sarà mai più benevolo con noi?

9È forse cessato per sempre il suo amore,

è finita la sua promessa per sempre? R.

 

14O Dio, santa è la tua via;

quale dio è grande come il nostro Dio?

16Hai riscattato il tuo popolo con il tuo braccio,

i figli di Giacobbe e di Giuseppe. R.

ANNO A IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 63, 19b – 64, 10

Se tu squarciassi i cieli! Nessuno ha mai udito che un Dio abbia fatto tanto.

Lettura del profeta Isaia.

 

In quei giorni. Isaia pregò il Signore dicendo:  63,19«Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti, 64,1come il fuoco incendia le stoppie e fa bollire l’acqua, perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici, e le genti tremino davanti a te. 2Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,

tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti. 3Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito,

occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. 4Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. 5Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. 6Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità. 7Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani. 8Signore, non adirarti fino all’estremo, non ricordarti per sempre dell’iniquità. Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo. 9Le tue città sante sono un deserto, un deserto è diventata Sion, Gerusalemme una desolazione. 10Il nostro tempio, santo e magnifico, dove i nostri padri ti hanno lodato, è divenuto preda del fuoco; tutte le nostre cose preziose sono distrutte».

ANNO A ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - SALMO

SALMO

Sal 77 (78)

Sei tu, Signore, la nostra salvezza.

 

1Ascolta, popolo mio, la mia legge,

porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

2Aprirò la mia bocca con una parabola,

rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.


34Quando li uccideva, lo cercavano

e tornavano a rivolgersi a lui,

37il loro cuore non era costante verso di lui

e non erano fedeli alla sua alleanza. R.


38Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,

invece di distruggere.

Molte volte trattenne la sua ira

e non scatenò il suo furore. R.

ANNO A ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - LETTURA

LETTURA

Nm 21, 4b-9

Chiunque, dopo essere stato morso, guarderà il serpente, resterà in vita.

Lettura del libro dei Numeri.

 

In quei giorni. 4Il popolo non sopportò il viaggio. 5Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». 6Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. 7Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. 8Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». 9Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

ANNO A ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - EPISTOLA

EPISTOLA

Fil 2, 6-11

Gesù Cristo umiliò sé stesso; per questo Dio lo esaltò.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

 

Fratelli, 6Gesù Cristo, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, 7ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, 8umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. 9Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

ANNO A ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - VANGELO

VANGELO

Gv 3, 13-17

Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: 13«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

ANNO A DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Mc 12, 13-17

Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

 

In quel tempo. I sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani 13mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. 14Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 17Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

ANNO A II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Gv 5, 19-24

Il Padre ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. 19Il Signore Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.

24In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita».

ANNO A II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 15, 17-28

Cristo, primizia dei risorti, alla fine consegnerà il regno al Padre.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 17se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 19Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.

20Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.22Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. 23Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. 24Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. 25È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi26L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, 27perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

ANNO A II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 88 (89)

Beato il popolo che cammina alla luce del tuo volto.

 

14Tu hai un braccio potente,

forte è la tua mano, alta la tua destra.

15Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,

amore e fedeltà precedono il tuo volto. R.


16Beato il popolo che ti sa acclamare:

camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;

17esulta tutto il giorno nel tuo nome,

si esalta nella tua giustizia. R.


18Tu sei lo splendore della sua forza

e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.

19Perché del Signore è il nostro scudo,

il nostro re, del Santo d’Israele. R.

ANNO A II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 60, 16b-22

Non il sole e la luna, ma il Signore sarà per te la luce eterna.

Lettura del profeta Isaia.

 

Così dice il Signore Dio:

16«Saprai che io sono il Signore, il tuo salvatore e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe. 17Farò venire oro anziché bronzo, farò venire argento anziché ferro, bronzo anziché legno, ferro anziché pietre. Costituirò tuo sovrano la pace, tuo governatore la giustizia. 18Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra, di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. Tu chiamerai salvezza le tue mura e gloria le tue porte. 19Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né ti illuminerà più lo splendore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore. 20Il tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto. 21Il tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in eredità la terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria. 22Il più piccolo diventerà un migliaio, il più insignificante un’immensa nazione; io sono il Signore: a suo tempo, lo farò rapidamente».

ANNO A I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - VANGELO

VANGELO

Lc 9, 7-11

Dopo l’uccisione di Giovanni, Erode tetrarca è posto di fronte al mistero di Gesù.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. 7Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», 8altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

ANNO A I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Ef 5, 6-14

Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà. Ora siete luce, comportatevi come figli della luce.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

 

Fratelli, 6nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. 7Non abbiate quindi niente in comune con loro. 8Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; 9ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. 10Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. 11Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. 12Di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare,13mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. 14Per questo è detto:

«Svégliati, tu che dormi,

risorgi dai morti

e Cristo ti illuminerà».

ANNO A I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 32 (33)

Nel Signore gioisce il nostro cuore.

 

1Esultate, o giusti, nel Signore;

per gli uomini retti è bella la lode.

2Lodate il Signore con la cetra,

con l’arpa a dieci corde a lui cantate. R.


12Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

13Il Signore guarda dal cielo:

egli vede tutti gli uomini. R.


14Dal trono dove siede

scruta tutti gli abitanti della terra,

15lui, che di ognuno ha plasmato il cuore

e ne comprende tutte le opere. R.

 

20L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

21È in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo. R.

ANNO A I DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

Is 65, 13-19

I miei servi saranno chiamati con un altro nome. Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra.

Lettura del profeta Isaia.

 

13Così dice il Signore Dio:

«Ecco, i miei servi mangeranno

e voi avrete fame;

ecco, i miei servi berranno

e voi avrete sete;

ecco, i miei servi gioiranno

e voi resterete delusi;

14ecco, i miei servi giubileranno

per la gioia del cuore,

voi griderete per il dolore del cuore,

urlerete per lo spirito affranto.

15Lascerete il vostro nome

come imprecazione fra i miei eletti:

“Così ti faccia morire il Signore Dio”.

Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.

16Chi vorrà essere benedetto nella terra,

vorrà esserlo per il Dio fedele;

chi vorrà giurare nella terra,

giurerà per il Dio fedele,

perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,

saranno occultate ai miei occhi.

17Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra;

non si ricorderà più il passato,

non verrà più in mente,

18poiché si godrà e si gioirà sempre

di quello che sto per creare,

poiché creo Gerusalemme per la gioia,

e il suo popolo per il gaudio.

19Io esulterò di Gerusalemme,

godrò del mio popolo.

Non si udranno più in essa

voci di pianto, grida di angoscia».

ANNO A DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - EPISTOLA

EPISTOLA

Ef 6, 10-18

La nostra battaglia è contro i dominatori di questo mondo tenebroso.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

 

Fratelli, 10rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. 14State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; 15i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. 16Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno;17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. 18In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.

ANNO A DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - SALMO

SALMO

Sal 118 (119)

Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

 

53Mi ha invaso il furore contro i malvagi

che abbandonano la tua legge.

61I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:

non ho dimenticato la tua legge. R.


134Riscattami dall’oppressione dell’uomo

e osserverò i tuoi precetti.

150Si avvicinano quelli che seguono il male:

sono lontani dalla tua legge. R.


158Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo,

perché non osservano la tua promessa.

159Vedi che io amo i tuoi precetti:

Signore, secondo il tuo amore dammi vita. R.

 

ANNO A DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE - LETTURA

LETTURA

1Mac 10. 41-42; 2, 29-38

L’ellenizzazione di Antioco IV Epifane ei mille martiri per l’osservanza del sabato.

Lettura del primo libro dei Maccabei.

 

In quei giorni. 1,10Uscì dagli ufficiali di Alessandro una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.

41Il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero un solo popolo 42e ciascuno abbandonasse le proprie usanze. Tutti i popoli si adeguarono agli ordini del re.

2,29Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi 30con i loro figli, le loro mogli e il bestiame, perché si erano inaspriti i mali sopra di loro. 31Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano a Gerusalemme, nella Città di Davide, che laggiù, in luoghi nascosti del deserto, si erano raccolti uomini che avevano infranto l’editto del re.32Molti corsero a inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dare battaglia in giorno di sabato. 33Dicevano loro: «Ora basta! Uscite, obbedite ai comandi del re e avrete salva la vita». 34Ma quelli risposero: «Non usciremo, né seguiremo gli ordini del re, profanando il giorno del sabato». 35Quelli si precipitarono all’assalto contro di loro. 36Ma essi non risposero loro, né lanciarono pietre, né ostruirono i nascondigli, 37dichiarando: «Moriamo tutti nella nostra innocenza. Ci sono testimoni il cielo e la terra che ci fate morire ingiustamente». 38Così quelli si lanciarono contro di loro in battaglia di sabato, ed essi morirono con le mogli e i figli e il loro bestiame, in numero di circa mille persone.

ANNO A X DOMENICA DOPO PENTECOSTE - VANGELO

VANGELO

Mc 12, 41-44

Le monetine della vedova nel tesoro del tempio.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

 

In quel tempo. 41Seduto di fronte al tesoro, il Signore Gesù osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

ANNO A X DOMENICA DOPO PENTECOSTE - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 3, 10-17

Voi siete il tempio: io ho posto il fondamento, che è Cristo.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 10secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce.11Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. 12E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, 13l’opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. 14Se l’opera, che uno costruì sul fondamento, resisterà, costui ne riceverà una ricompensa. 15Ma se l’opera di qualcuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco. 16Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

ANNO A X DOMENICA DOPO PENTECOSTE - SALMO

SALMO

Sal 47 (48)

Adoriamo Dio nella sua santa dimora.

 

2Grande è il Signore e degno di ogni lode

nella città del nostro Dio.

La tua santa montagna, 3altura stupenda,

è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, vera dimora divina,

è la capitale del grande re. R.


9Come avevamo udito, così abbiamo visto

nella città del Signore degli eserciti,

nella città del nostro Dio;

Dio l’ha fondata per sempre.

10O Dio, meditiamo il tuo amore

dentro il tuo tempio. R.


11Come il tuo nome, o Dio,

così la tua lode si estende

sino all’estremità della terra.

15Questo è Dio,

il nostro Dio in eterno e per sempre. R.

ANNO A X DOMENICA DOPO PENTECOSTE - LETTURA

LETTURA

1Re 8, 15-30

Preghiera di Salomone per la dedicazione del tempio.

Lettura del primo libro dei Re.

 

In quei giorni. Salomone 15disse: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ha adempiuto con le sue mani quanto con la bocca ha detto a Davide, mio padre: 16“Da quando ho fatto uscire Israele, mio popolo, dall’Egitto, io non ho scelto una città fra tutte le tribù d’Israele per costruire una casa, perché vi dimorasse il mio nome, ma ho scelto Davide perché governi il mio popolo Israele”. 17Davide, mio padre, aveva deciso di costruire una casa al nome del Signore, Dio d’Israele, 18ma il Signore disse a Davide, mio padre: “Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo; 19solo che non costruirai tu la casa, ma tuo figlio, che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà una casa al mio nome”. 20Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunciato: sono succeduto infatti a Davide, mio padre, e siedo sul trono d’Israele, come aveva preannunciato il Signore, e ho costruito la casa al nome del Signore, Dio d’Israele. 21Vi ho fissato un posto per l’arca, dove c’è l’alleanza che il Signore aveva concluso con i nostri padri quando li fece uscire dalla terra d’Egitto».

22Poi Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, 23disse: «Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 24Tu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l’hai adempiuto con la tua mano, come appare oggi. 25Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli hai promesso dicendo: “Non ti mancherà mai un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono d’Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta, camminando davanti a me come hai camminato tu davanti a me”. 26Ora, Signore, Dio d’Israele, si adempia la tua parola, che hai rivolto al tuo servo Davide, mio padre!

27Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito! 28Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! 29Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.

30Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!

ANNO A ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - VANGELO

VANGELO

Lc 1, 39-55

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». 46Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; 50di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. 51Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; 53ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. 54Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, 55come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

ANNO A ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - EPISTOLA

EPISTOLA

1Cor 15, 20-26

Cristo Signore è risorto, primizia di coloro che sono morti; poi risorgeranno quelli di Cristo.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 20Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. 22Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. 23Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. 24Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. 25È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi26L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.

ANNO A ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - LETTURA

LETTURA

Ap 11, 19 – 12, 6. 10ab

Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole.

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.

 

Nel giorno del Signore, 11,19si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.

12,1Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. 2Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. 5Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. 6La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

10Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:

«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

ANNO A ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - SALMO

SALMO

Sal 44 (45)

Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

 

2Liete parole mi sgorgano dal cuore:

io proclamo al re il mio poema,

la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

7Il tuo trono, o Dio, dura per sempre. R.

 

14Entra la figlia del re:

è tutta splendore,

tessuto d’oro è il suo vestito;

15è condotta al re in broccati preziosi. R.

 

10Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

11Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:

12il re si è invaghito della tua bellezza.

È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R.

 

Copyright © 2025 Parrocchia Beata vergine Addolorata in San Siro - MILANO. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.