Decanato San Siro - Sempione - Vercellina | Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro (MI)

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Letture

ANNO C SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - EPISTOLA

 

EPISTOLA

Ef 5, 33 – 6, 4

Mariti, mogli, figli, genitori.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

 

Fratelli, 5,33ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

6,1Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. 2Onora tuo padre e tua madre! Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: 3perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra. 4E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.

Parola di Dio.

ANNO C SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - VANGELO

 

VANGELO

Mt 2, 19-23

Giuseppe, posti in salvo il bambino e Maria, udita la voce dell’angelo, li ricondusse dall’Egitto nella terra d’Israele.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. 19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Parola del Signore.

ANNO C SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - SALMO

 

SALMO

Sal 111 (112)

Beato l’uomo che teme il Signore.

 

1Beato l’uomo che teme il Signore

e nei suoi precetti trova grande gioia.

2Potente sulla terra sarà la sua stirpe,

la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R.

 

3Prosperità e ricchezza nella sua casa,

la sua giustizia rimane per sempre.

4Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:

misericordioso, pietoso e giusto. R.

 

6Egli non vacillerà in eterno:

eterno sarà il ricordo del giusto.

7Cattive notizie non avrà da temere,

saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.

ANNO C SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - LETTURA

 

LETTURA

Sir 44, 23 – 45, 1a. 2-5

Dio fece posare sul capo di Giacobbe la benedizione di tutti gli uomini e l’alleanza. Da lui fece sorgere un uomo, lo santificò nella mansuetudine, lo introdusse nella nube, gli fece udire la sua voce.

Lettura del libro del Siracide.

 

In quei giorni. 44,23La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza

Dio fece posare sul capo di Giacobbe;

lo confermò nelle sue benedizioni,

gli diede il paese in eredità:

lo divise in varie parti,

assegnandole alle dodici tribù.

Da lui fece sorgere un uomo mite,

che incontrò favore agli occhi di tutti,

45,1amato da Dio e dagli uomini:

Mosè, il cui ricordo è in benedizione.

2Gli diede gloria pari a quella dei santi

e lo rese grande fra i terrori dei nemici.

3Per le sue parole fece cessare i prodigi

e lo glorificò davanti ai re;

gli diede autorità sul suo popolo

e gli mostrò parte della sua gloria.

4Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza,

lo scelse fra tutti gli uomini.

5Gli fece udire la sua voce,

lo fece entrare nella nube oscura

e gli diede faccia a faccia i comandamenti,

legge di vita e d’intelligenza,

perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza,

i suoi decreti a Israele.

Parola di Dio.

ANNO C III DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - VANGELO

 

 

VANGELO

Mt 15, 32-38

Il segno della seconda moltiplicazione dei pani.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. 32Il Signore Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». 33E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». 34Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». 35Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, 36prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. 37Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. 38Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore.

ANNO C III DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - EPISTOLA

 

EPISTOLA

2 Cor 9, 7-14

La carità fraterna nella Chiesa è continuazione del dono di Dio.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 7ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. 8Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. 9Sta scritto infatti:

Ha largheggiato, ha dato ai poveri,

la sua giustizia dura in eterno.

10Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro. 12Perché l’adempimento di questo servizio sacro non provvede solo alle necessità dei santi, ma deve anche suscitare molti ringraziamenti a Dio. 13A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti. 14Pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi.

Parola di Dio.

ANNO C III DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - SALMO

 

SALMO

Sal 104 (105)

Il Signore ricorda sempre la sua parola santa.

 

1Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere.

2A lui cantate, a lui inneggiate,

meditate tutte le sue meraviglie.

3Gloriatevi del suo santo nome:

gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.

 

8Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

9dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.

 

10L’ha stabilita per Giacobbe come decreto,

per Israele come alleanza eterna,

11quando disse: «Ti darò il paese di Canaan

come parte della vostra eredità». R.

 

43Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,

i suoi eletti con canti di gioia.

44Ha dato loro le terre delle nazioni

e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,

45perché osservassero i suoi decreti

e custodissero le sue leggi. R.

ANNO C III DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - LETTURA

 

LETTURA

Nm 13, 1-2. 17-27

La terra dove scorre latte e miele.

Lettura del libro dei Numeri.

 

In quei giorni. 1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro».

17Mosè dunque li mandò a esplorare la terra di Canaan e disse loro: «Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana 18e osserverete che terra sia, che popolo l’abiti, se forte o debole, se scarso o numeroso; 19come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o luoghi fortificati; 20come sia il terreno, se grasso o magro, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e prendete dei frutti del luogo». Erano i giorni delle primizie dell’uva.

21Salirono dunque ed esplorarono la terra dal deserto di Sin fino a Recob, all’ingresso di Camat. 22Salirono attraverso il Negheb e arrivarono fino a Ebron, dove erano Achimàn, Sesài e Talmài, discendenti di Anak. Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis d’Egitto. 23Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi. 24Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d’uva che gli Israeliti vi avevano tagliato.

25Al termine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione della terra 26e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra. 27Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti».

Parola di Dio.

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE - LETTURA

 

LETTURA

Sir 24, 1-12

La sapienza, uscita dalla bocca dell’Altissimo, fissa la tenda in Giacobbe.

Lettura del libro del Siracide.

 

1La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclamava la sua gloria. 2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: 3«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. 4Io ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. 5Ho percorso da sola il giro del cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. 6Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. 7Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo, qualcuno nel cui territorio potessi risiedere. 8Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele”. 9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. 10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. 11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. 12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,

nella porzione del Signore è la mia eredità». 

Parola di Dio.

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE - SALMO

 

Sal 147

Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi.

 

1Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

2perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.

 

3Egli mette pace nei tuoi confini

e ti sazia con fiore di frumento.

4Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce. R.

 

8Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

9Così non ha fatto con nessun’altra nazione,

non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE - EPISTOLA

 

EPISTOLA

Rm 8, 3b-9a

Dio mandò il Figlio nella carne, perché vivessimo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, Dio, 3mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, 4perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

5Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. 6Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. 7Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. 8Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.

9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.

Parola di Dio.

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE - VANGELO

 

VANGELO

Lc 4, 14-22

Gesù nella sinagoga di Nazaret legge il rotolo di Isaia: queste cose si sono adempiute.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. Il Signore 14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19a proclamare l’anno di grazia del Signore20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». 22Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

Parola del Signore.

26 Dicembre Vangelo

 

VANGELO

Gv 15, 18-22

Un servo non è più grande del suo padrone: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi,

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 18«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato».

Parola del Signore.

FESTIVITA SAN GIOVANNI APOSTOLO VANGELO

 

VANGELO

Gv 21, 19c-24

Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Pietro: 19«Seguimi». 20Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». 22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». 23Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».

24Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

FESTIVITA SAN GIOVANNI APOSTOLO SALMO

 

SALMO

Sal 96 (97)

I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo volto.

 

1Il Signore regna: esulti la terra,

gioiscano le isole tutte.

2Nubi e tenebre lo avvolgono,

giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.

 

5I monti fondono come cera davanti al Signore,

davanti al Signore di tutta la terra.

6Annunciano i cieli e la sua giustizia,

e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.

 

11Una luce è spuntata per il giusto,

una gioia per i retti di cuore.

12Gioite, giusti, nel Signore,

della sua santità celebrate il ricordo. R.

FESTIVITA SAN GIOVANNI APOSTOLO LETTURA

 

LETTURA

1 Gv 1, 1-10

Quello che era da principio, quello che noi abbiamo veduto noi lo annunciamo anche a voi.

Lettura della prima lettera di san Giovanni apostoli.

 

1Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – 2la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, 3quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 4Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

5Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. 6Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. 7Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo ci purifica da ogni peccato.

8Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

ANNO C II DOMENICA DI AVVENTO - VANGELO

VANGELO

Mc 1, 1-8

Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

 

1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.

2Come sta scritto nel profeta Isaia:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:

egli preparerà la tua via.

3Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri,

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Parola del Signore.

ANNO B DOMENICA DELLE PALME LETTURA

LETTURA

Zc 9, 9-10

Ecco viene il tuo re, umile cavalca un asino.

Lettura del profeta Zaccaria.

 

Così dice il Signore Dio: 9«Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. 10Farà sparire il carro da guerra da Efraim e il cavallo da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni,

il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra».

Parola di Dio.

ANNO B DOMENICA DELLE PALME EPISTOLA

EPISTOLA

Col 1, 15-20

Cristo è il principio, il capo della Chiesa, il primogenito di quelli che risorgono dai morti.

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.

 

Fratelli, 15Cristo è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, 16perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. 18Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. 19È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza 20e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.

Parola di Dio.

ANNO B DOMENICA DELLE PALME VANGELO

VANGELO

Gv 12, 12-16

L’ingresso di Gesù in Gerusalemme-

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. 12La grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». 14Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: 15Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina16I suoi discepoli al momento non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.

Parola del Signore.

ANNO B III DOMENICA DI QUARESIMA

EPISTOLA

1Ts 2, 20 – 3, 8

Chi ha fede viene benedetto insieme ad Abramo che credette.

Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.

 

Fratelli, 2,20siate voi la nostra gloria e la nostra gioia!

3,1Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene 2e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, 3perché nessuno si lasci turbare in queste prove. Voi stessi, infatti, sapete che questa è la nostra sorte; 4infatti, quando eravamo tra voi, dicevamo già che avremmo subìto delle prove, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. 5Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse messi alla prova e che la nostra fatica non fosse servita a nulla.

6Ma, ora che Timòteo è tornato, ci ha portato buone notizie della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci, come noi lo siamo di vedere voi. 7E perciò, fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. 8Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.

ANNO B DOMENICA ALL'INIZIO DI QUARESIMA VANGELO

VANGELO

Mt 4, 1-11

I quaranta giorni di digiuno osservati da Gesù.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

 

In quel tempo. Il Signore 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». 5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». 7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». 8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». 11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore.

ANNO B DOMENICA ALL'INIZIO DI QUARESIMA EPISTOLA

EPISTOLA

2Cor 4, 16b – 5, 9

Se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, 4, 16se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: 18noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.

5, 1Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli. 2Perciò, in questa condizione, noi gemiamo e desideriamo rivestirci della nostra abitazione celeste 3purché siamo trovati vestiti, non nudi. 4In realtà quanti siamo in questa tenda sospiriamo come sotto un peso, perché non vogliamo essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. 5E chi ci ha fatti proprio per questo è Dio, che ci ha dato la caparra dello Spirito.

6Dunque, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – 7camminiamo infatti nella fede e non nella visione -, 8siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. 9Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.

Parola di Dio.

ANNO B DOMENICA ALL'INIZIO DI QUARESIMA LETTURA

LETTURA

Is 57, 15 – 58, 4a

Non digiunate tra litigi e alterchi.

Lettura del profeta Isaia.

 

In quei giorni. Isaia disse: 57, 15Così parla l’Alto e l’Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo. «In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi. 16Poiché io non voglio contendere sempre né per sempre  essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e il soffio vitale che ho creato. 17Per l’iniquità della sua avarizia mi sono adirato, l’ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato; eppure egli,  voltandosi, se n’è andato per le strade del suo cuore. 18Ho visto le sue vie, ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni. E ai suoi afflitti io pongo sulle labbra: “Pace, pace ai lontani e ai vicini – dice il Signore – e io li guarirò”». 20I malvagi sono come un mare agitato, che non può calmarsi e le cui acque portano su melma e fango. 21«Non c’è pace per i malvagi», dice il mio Dio. 58, 1Grida a squarciagola, non avere  riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 2Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia

e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio:

3«Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?». Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. 4Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi». Parola di Dio.

ANNO B ULTIMA DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - LETTURA

LETTURA

Is 54, 5-10

Ti riprenderò con immenso amore, dice il Signore che ti usa misericordia.

Lettura del profeta Isaia.

 

In quei giorni. Isaia disse: 5«Tuo sposo è il tuo creatore,

Signore degli eserciti è il suo nome;

tuo redentore è il Santo d’Israele,

è chiamato Dio di tutta la terra.

6Come una donna abbandonata

e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore.

Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?

- dice il tuo Dio -

7Per un breve istante ti ho abbandonata,

ma ti raccoglierò con immenso amore.

8In un impeto di collera

ti ho nascosto per un poco il mio volto;

ma con affetto perenne

ho avuto pietà di te,

dice il tuo redentore, il Signore.

9Ora è per me come ai giorni di Noè,

quando giurai che non avrei più riversato

le acque di Noè sulla terra;

così ora giuro di non più adirarmi con te

e di non più minacciarti.

10Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,

non si allontanerebbe da te il mio affetto,

né vacillerebbe la mia alleanza di pace,

dice il Signore che ti usa misericordia».

Parola di Dio.

ANNO B ULTIMA DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - SALMO

SALMO

Sal 129 (130)

L’anima mia spera nella tua parola.

 

1Dal profondo a te grido, o Signore;

2Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica. R.

 

3Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

4Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore. R.

 

5Io spero, Signore.

Spera l’anima mia, attendo la sua parola.

7Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia

e grande è con lui la redenzione. R.

ANNO B ULTIMA DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - EPISTOLA

EPISTOLA

Rom 14, 9-13

Non disprezzare il tuo fratello. Cristo è Signore dei morti e dei vivi.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 9per questo Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

10Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, 11perché sta scritto:

Io vivo, dice il Signore:

ogni ginocchio si piegherà davanti a me

e ogni lingua renderà gloria a Dio.

12Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio.

13D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo per il fratello.

Parola di Dio.

ANNO B ULTIMA DOMENICA DOPO L'EPIFANIA - VANGELO

VANGELO

Lc 18, 9-14

Il pubblicano e il fariseo.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù 9disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 14Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore.

ANNO B V DOPO L'EPIFANIA 1 LETTURA

LETTURA

Is 60, 13-14

La gloria del Libano verrà da te.

Lettura del profeta Isaia.

 

In quei giorni. Isaia disse: 13«La gloria del Libano verrà a te,

con cipressi, olmi e abeti,

per abbellire il luogo del mio santuario,

per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.

14Verranno a te in atteggiamento umile

i figli dei tuoi oppressori;

ti si getteranno proni alle piante dei piedi

quanti ti disprezzavano.

Ti chiameranno “Città del Signore”,

“Sion del Santo d’Israele”».

Parola di Dio.

ANNO B V DOPO L'EPIFANIA EPISTOLA

EPISTOLA

Rm 9, 21-26

Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, 21forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? 22Anche Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande magnanimità gente meritevole di collera, pronta per la perdizione. 23E questo, per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso gente meritevole di misericordia, da lui predisposta alla gloria, 24cioè verso di noi, che egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani. 25Esattamente come dice Osea:

Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo

e mia amata quella che non era l’amata.

26E avverrà che, nel luogo stesso dove fu detto loro:

«Voi non siete mio popolo»,

là saranno chiamati figlio del Dio vivente.

Parola di Dio.

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